Anche ieri i lavoratori della Beko di Cassinetta hanno scioperato per chiedere il mantenimento della struttura industriale complessiva dello stabilimento varesino, che rappresenta il principale sito produttivo di elettrodomestici nel paese. La mobilitazione ha fatto seguito a quella di martedì, quando si erano astenuti dal lavoro gli addetti del settore frigoriferi e delle aree impiegatizie, e al presidio dello scorso venerdì. Una serie di iniziative indette dai sindacati per mantenere alta l’attenzione su una situazione di crisi aziendale che preoccupa molto l’intero territorio.
Quanto emerso dall’ultimo tavolo ministeriale del 7 novembre, in cui l’atteso piano industriale non è stato presentato e anzi si è parlato di possibili valutazioni per i settori lavaggio e refrigerazione, ha messo in allarme in particolare i 900 dipendenti di Cassinetta occupati nel ramo del freddo. Lo sciopero di ieri si è svolto dalle 10 alle 13 e ha visto una partecipazione totale da parte di tutti i dipendenti.
I lavoratori si sono ritrovati in portineria per poi sfilare in corteo all’interno, fino a dirigersi davanti agli uffici sede della direzione aziendale. Una delegazione sindacale è stata ricevuta dalla direzione Beko e nell’incontro i sindacati hanno ribadito la determinazione di lavoratrici e lavoratori per il mantenimento dello storico stabilimento di Cassinetta. "Lavoratori e Sindacato sono disponibili a discutere come mantenere assetti industriali ed occupazionali - si legge in una nota diffusa da Fim, Fiom, Uilm e dalle Rsu - la condizione per poter fare questa discussione è la garanzia da parte aziendale di un progetto industriale di prospettiva fondato su investimenti certi e condivisi in un piano industriale".
Lo sciopero a Cassinetta ha fatto seguito all’incontro che si è svolto mercoledì sera presso la Provincia di Varese, alla presenza del presidente Magrini, dei consiglieri provinciali e regionali e dei sindaci. Un tavolo da cui è emersa una visione comune da parte di politici e sindacati: l’assetto industriale di Cassinetta va garantito, insieme a tutte le linee produttive oggi presenti. Stasera è in programma anche un altro appuntamento istituzionale, con l’audizione di sindacati e Confindustria in consiglio comunale a Varese. E il 20 un nuovo incontro con l’azienda.