LORENZO CRESPI
Cronaca

La Cer dei Laghi tra risparmio e sostenibilità

È nata da pochi mesi, ma sta già riscuotendo interesse nella cittadinanza. La Cer dei Laghi è uno dei primi...

È nata da pochi mesi, ma sta già riscuotendo interesse nella cittadinanza. La Cer dei Laghi è uno dei primi...

È nata da pochi mesi, ma sta già riscuotendo interesse nella cittadinanza. La Cer dei Laghi è uno dei primi...

È nata da pochi mesi, ma sta già riscuotendo interesse nella cittadinanza. La Cer dei Laghi è uno dei primi esempi locali di Comunità energetica rinnovabile. A oggi conta 64 soci iscritti, ma l’obiettivo è di crescere ancora. Per questo martedì 28 si terrà un incontro aperto al pubblico. L’appuntamento è per le 16 nella sala consiliare Falcone Borsellino di Travedona Monate (via don Sturzo 40). La Cer dei Laghi vuole rappresentare un modo per risparmiare sui costi dell’energia e nello stesso tempo contribuire a ridurre le emissioni climalteranti, oltre a favorire lo sviluppo della comunità locale. Se ne parlerà nell’incontro rivolto in particolare alle imprese del territorio, con l’obiettivo di sensibilizzarle sulle opportunità offerte. L’ambito territoriale della cabina elettrica primaria di riferimento insiste su Angera, Besozzo, Brebbia, Bardello con Malgesso e Bregano, Cadrezzate con Osmate, Comabbio, Ispra, Ranco, Sesto Calende, Taino e Travedona Monate.

Chi produce energia, per esempio con un impianto fotovoltaico, potrà sommare al beneficio dell’energia auto-consumata anche quello dell’energia consumata dai soci della Cer, accedendo così a un incentivo ventennale. La Cer potrà destinare parte dei propri introiti ad opere sociali e ad aiutare famiglie in difficoltà. "La Cer dei Laghi è un percorso partecipativo che inizia dal basso – commenta Angelo Fiombo, sindaco di Travedona Monate e presidente della Comunità energetica rinnovabile – un progetto comunitario che vede la collaborazione di diversi Comuni e Camera di Commercio di Varese. Cer dei Laghi vuole tendere una mano alle imprese del territorio per uno sviluppo veramente sostenibile e pulito, capace di generare valore economico e sociale".

Lorenzo Crespi