ROSELLA FORMENTI
Cronaca

La notte folle di Busto Arsizio. Anche i sindaci del centrosinistra chiedono rimpatri immediati

Venti primi cittadini del Varesotto scrivono una lettera al Governo "Ma la demagogia sull’immigrazione è causa del fenomeno".

I disordini nelle strade di Busto Arsizio con i poliziotti circondati da alcuni ragazzi hanno suscitato grande clamore

I disordini nelle strade di Busto Arsizio con i poliziotti circondati da alcuni ragazzi hanno suscitato grande clamore

BUSTO ARSIZIO (Varese)Servono fatti per migliorare la sicurezza nei comuni varesini dopo gli ultimi preoccupanti episodi accaduti a Busto Arsizio con i disordini in piazza Garibaldi, protagonisti una quarantina di giovani, per la maggior parte stranieri e le aggressioni agli agenti della Polizia a Varese. Venti sindaci del Varesotto (area di centrosinistra) tra i quali Davide Galimberti, sindaco di Varese, in una lettera aperta indirizzata al Governo chiedono interventi concreti per contrastare la criminalità. Scrivono "Desideriamo esprimere il nostro grande riconoscimento all’impegno degli uomini e le donne delle Forze dell’ordine, a loro va tutta la nostra solidarietà per i fatti accaduti a Busto Arsizio. Purtroppo la stessa situazione ormai riguarda l’intero territorio nazionale. Sono tanti purtroppo i fatti di cronaca che si susseguono anche nella nostra provincia, nessuna realtà ne è esclusa. Per questi motivi, come sindaci e amministratori, vogliamo alzare una voce ferma di condanna e chiediamo che il problema sia affrontato con più concretezza dal Governo, perché la demagogia con cui il centrodestra ha affrontato i temi come la sicurezza e l’immigrazione, sono la causa per cui oggi ci troviamo ad affrontare questi fenomeni che, ribadiamo, riguardano tutte le città, qualsiasi sia il colore politico delle forze che le amministrano". Proseguono: "Chiediamo dunque che, da parte di tutte le forze politiche, si abbandoni una politica fatta di demagogia inneggiante ad una sicurezza più rigorosa, ma che poi non trova riscontro concreto in termini di risorse per le amministrazioni locali, di un maggior numero di uomini delle forze dell’ordine e di strumenti come un potenziamento del presidio del territorio. Allo stesso tempo chiediamo che si agisca con più decisione nei confronti di chi delinque o minaccia la sicurezza pubblica, anche attuando dei veloci rimpatri".

Rosella Formenti