ROSELLA FORMENTI
Cronaca

Carmela Fabozzi, la pensionata uccisa in casa: nuovi dettagli sul delitto. Chiesti due rinvii a giudizio

Un anno fa l’anziana veniva trovata cadavere nella sua abitazione a Malnate. Omicidio aggravato dalla crudeltà. No al rito abbreviato sollecitato dalla difesa dell’accusato.

La pensionata uccisa  Caso risolto grazie al Ris

La pensionata uccisa Caso risolto grazie al Ris

Omicidio della pensionata Carmela Fabozzi: si è aperta ieri al Tribunale di Varese l’udienza – davanti al giudice delle indagini preliminari – a carico di Sergio Domenichini, 67 anni, accusato del delitto a scopo di rapina, aggravato da crudeltà e futili motivi, e un suo conoscente, Antonio Crisafulli, 63 anni, per favoreggiamento. Il pm ha chiesto per entrambi il rinvio a giudizio. La difesa del presunto assassino ha sottolineato che non sussistono elementi a carico – da qui il proscioglimento – e chiesto il rito abbreviato, richiesta rigettata in quanto il reato prevede l’ergastolo e quindi una sua trattazione in Corte d’assise, per Crisafulli il difensore ha chiesto la messa alla prova e in subordine il rito abbreviato.

Sull’omicidio che aveva suscitato profondo sgomento e allarme a Malnate, sono emersi ieri nuovi particolari riguardo alla dinamica dei fatti quindi secondo la ricostruzione degli inquirenti Domenichini sarebbe stato recuperato con l’auto, che lui stesso aveva noleggiato, da Crisafulli, dopo l’omicidio dell’anziana, 73 anni, avvenuto nell’abitazione della donna, in via Sanvito, il 22 luglio 2022. Il presunto assassino, sporco di sangue, sarebbe salito sulla macchina guidata dall’amico che l’avrebbe accompagnato a liberarsi dei due cellulari della vittima, gettati nel fiume Olona quindi presso un "compro oro" di Varese per vendere una catena e alcuni anelli appartenuti alla pensionata. Il sessantasettenne, con numerosi precedenti, è stato arrestato il 20 agosto scorso 2022 al ritorno dalle vacanze al mare.

Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti l’anziana fu uccisa nella mattinata, Domenichini era stato visto da alcuni residenti nella casa di cortile, nel centro storico di Malnate, quindi era ritornato sul luogo del delitto intorno a mezzogiorno, chiedendo notizie della pensionata, per procurarsi un alibi. Dalle indagini è emerso che la donna è stata uccisa con nove colpi alla testa inferti con un vaso, ritrovato su un mobile vicino all’ingresso dell’abitazione, sul quale sono state rilevate le impronte dell’indagato. Domenichini non ha mai parlato, Crisafulli interrogato al termine delle indagini preliminari ha respinto le accuse di favoreggiamento. Il figlio e la nipote della vittima si sono costituti parte civile. Prossima udienza fissata per il 28 giugno, quando il giudice trarrà le sue conclusioni.