ROSELLA FORMENTI
Cronaca

La persecuzione inaccettabile. Lei lo lascia e lui le scrive:: "Capisco le azioni di Turetta"

Tra tante minacce è stato questo messaggio a spingere la ragazza alla denuncia. Il ventitreenne diceva di comprendere il motivo dell’omicidio di Giulia Cecchettin.

Tra tante minacce è stato questo messaggio a spingere la ragazza alla denuncia. Il ventitreenne diceva di comprendere il motivo dell’omicidio di Giulia Cecchettin.

Tra tante minacce è stato questo messaggio a spingere la ragazza alla denuncia. Il ventitreenne diceva di comprendere il motivo dell’omicidio di Giulia Cecchettin.

"Comprendo perché tanti ragazzi, come Filippo Turetta, arrivano a compiere certe azioni". Un campanello d’allarme fortissimo quello sentito da una ventiduenne dal ragazzo di 23 anni che frequentava da febbraio. E che è stato arrestato sabato per stalking al Pronto soccorso di Busto Arsizio, dove aveva dato in escandescenze. Il giovane, senza casa né lavoro, ha già precedenti per maltrattamenti verso la madre e il fratello. Al messaggio iniziale aveva aggiunto: "Non giustifico il gesto in sé ma comprendo e giustifico con tutta la mia forza il motivo". Ma alla ventiduenne il giovane – residente in un comune della Valle Olona – aveva già inviato decine di messaggi con minacce, anche di morte. Così la ragazza ha deciso di denunciarlo ai carabinieri. Sono intervenuti i militari di Gallarate che, utilizzando l’istituto della flagranza differita, hanno arrestato per stalking il ventitreenne con precedenti per atti persecutori nei confronti dei familiari.

I due giovani si erano conosciuti su Instagram e a febbraio avevano cominciato a frequentarsi. Dopo l’ennesimo diverbio, la scorsa settimana la ventiduenne ha deciso di troncare il rapporto ma mercoledì scorso – quando a Samarate Teresa Stabile è stata uccisa a coltellate dal marito dal quale voleva separarsi – il ventitreenne ha cominciato a inviare messaggi minatori nei confronti della ragazza e dei suoi familiari. Un comportamento che è continuato per alcuni giorni terrorizzando la ventiduenne, spvantata che lui potesse commettere qualcosa di irreparabile. E poi quelle parole riguardo all’assassino di Giulia Cecchettin, di recente condannato all’ergastolo in primo grado – "Capisco le persone come Filippo Turetta" – raggelavano il sangue. Una situazione insopportabile: in un solo giorno 80 chiamate e un centinaio di messaggi allarmanti su WhatsApp. Secondo quanto ricostruito dai militari, il ventitreenne di recente aveva trovato ospitalità temporanea nella zona dell’ospedale di Busto Arsizio. Nei giorni successivi al litigio con l’ex fidanzata oltre a inviare messaggi con minacce si è presentato al Pronto soccorso di Busto, dove ha dato in escandescenze minacciando di "violentare la prima donna che passava".

In un’occasione ha chiamato lui stesso i carabinieri, chiedendo di essere arrestato perché almeno così avrebbe avuto un tetto sopra la testa; un’altra volta ha annunciato che sarebbe andato a casa della ragazza per ucciderla. Tutti elementi che hanno portato alla decisione di arrestare il giovane con l’accusa di stalking. Oggi comparirà in Tribunale a Busto Arsizio davanti al gip per l’udienza di convalida dell’arresto.