ROSELLA FORMENTI
Cronaca

La piscina chiusa fino a giugno: "Impianto condannato al degrado"

Busto Arsizio, l’annuncio del vicesindaco Folegani in commissione Sport: lavori più complessi del previsto. Lettera aperta dell’atleta Maria Cristina Rogora. "Chiesto un incontro per discutere della riapertura".

Nella piscina di via Manara si allenano oltre 300 atleti della Pallanuoto oltre che bambini e ragazzi delle scuole nelle ore di attività motoria

Nella piscina di via Manara si allenano oltre 300 atleti della Pallanuoto oltre che bambini e ragazzi delle scuole nelle ore di attività motoria

Chiuso fino a giugno 2025: l’impianto natatorio di via Manara, fino a qualche tempo fa un’eccellenza nel territorio, non sarà riaperto prima di quella data. I lavori necessari per riprendere l’attività al coperto sono più complessi del previsto: lo ha spiegato il vicesindaco e assessore allo Sport Luca Folegani nel corso della sua audizione in commissione Sport, chiesta dal consigliere del Gruppo Misto Emanuele Fiore. E non è praticabile l’apertura per gradi tra novembre e marzo con i lavori in corso.

Alla notizia della chiusura prolungata fino a giugno, ieri Maria Cristina Rogora - cittadina bustocca che ha frequentato come atleta sia della Pro Patria Ginnastica sia della Busto Nuoto, gli impianti del palazzetto dello sport di via Ariosto e della piscina di via Manara - ha indirizzato una lettera al sindaco Emanuele Antonelli, all’assessore allo Sport Folegani e all’assessore alle Politiche educative Chiara Colombo per chiedere maggiore chiarezza sul futuro dello sport a Busto Arsizio e in particolare del nuoto. Nella lettera Rogora ricorda che all’impianto di via Manara si allenano la Busto Pallanuoto con 300 atleti tra maschile e femminile, la Busto Nuoto Sincro, campioni olimpici come Nicolò Martinenghi e anche "centinaia di bambini, ragazzi e cittadini che molto probabilmente o rinunceranno a fare sport o si sposteranno in altre città per poterlo fare. Per non parlare dei disabili e delle scuole che si appoggiavano alla Manara per le ore di motoria".

Sottolinea Rogora: "Le società sopra menzionate hanno tante idee per riportare la Manara ad essere un centro di attrazione per manifestazioni sportive che portino lustro e indotto economico alla città e ci sono anche dei “piccoli“ sponsor che vorrebbero sostenere questa rinascita". Con la lettera Maria Cristina Rogora si fa portavoce di centinaia di persone e chiede un incontro per "dare risposte alla cittadinanza, agli atleti, ai genitori sulla riapertura della piscina di Via Manara". Conclude: "Noi cittadini, genitori, atleti non ci fermeremo perché un impianto così importante lasciato fermo per un anno o più è condannato alla degenerazione totale: raccoglieremo firme e manifesteremo".