
La Rete Zamberletti. Prove tecniche di Protezione civile tra cinquanta Comuni
Sono oltre 50 i Comuni della provincia di Varese, che nella mattinata di oggi saranno collegati a turno con la sala operativa della Prefettura, per testare la funzionalità della rete delle radiocomunicazioni alternative di emergenza, coordinata dalla sezione varesina dell’Ari, Associazione radioamatori italiani.
È il primo gruppo di enti locali coinvolti in questa prova di operatività delle antenne Vhf collocate in ogni municipio, pronte ad entrare in azione a supporto delle attività istituzionali in caso di calamità che comportino la compromissione del funzionamento della normale rete telefonica. Un tema di stretta attualità viste le conseguenze del maltempo di questa anomala estate nel Varesotto.
Il prefetto Salvatore Pasquariello si è rivolto con una lettera a tutti gli enti coinvolti nell’esercitazione, ricordando che "il sistema della protezione civile si avvale anche dell’Ari per garantire le radiocomunicazioni alternative di emergenza, Rete Zamberletti, a supporto delle istituzioni del territorio al verificarsi di emergenze che possono compromettere la funzionalità della rete telefonica sia fissa che mobile". Da qui l’invito alla partecipazione attiva con collegamenti e ricognizioni di impianti e dotazioni. Al termine dovrà essere “certificata“ la piena funzionalità del sistema e la sua pronta operatività.
La prova precede di pochi giorni quella prevista per giovedì 28 settembre a livello nazionale, con il collegamento prima in digitale e poi in fonia tra le prefetture italiane. Esercitazione che da 40 anni viene mantenuta in funzione per la stessa finalità con un complesso sistema operativo che di recente è stato intitolato “Rete Zamberletti“ in onore del fondatore, Giuseppe Zamberletti, onorevole varesino e padre della Protezione civile, che fu anche radioamatore.
Responsabile della rete nazionale è Giovanni Romeo, anch’egli varesino, già alla guida dell’Ari locale. "Si tratta ora di migliorare ulteriormente l’efficienza di un servizio destinato a rafforzarsi, nel segno di una moderna Protezione civile, proprio quella che Zamberletti auspicava", commenta. Il tutto nella piena collaborazione tra la rete stessa e le prefetture.