di Lorenzo Crespi
VARESE
Un ateneo ancora più integrato con le sue due sedi principali, Varese e Como, ma anche con quella di Busto Arsizio. È l’idea di Università dell’Insubria che ha in mente la nuova rettrice Maria Pierro, ufficialmente in carica dall’1 novembre scorso dopo essere stata eletta a luglio al primo turno di voto. La prima giornata effettiva di lavoro in rettorato è stata quella di ieri, l’occasione per salutare il personale amministrativo e tecnico (oggi replicherà a Como). Con una lettera inviata via mail, a firma sua e del prorettore vicario Umberto Piarulli, ha voluto mandare il suo saluto a tutta la comunità accademica: dirigenti, personale, docenti e studenti.
"Il nostro mandato ha l’obiettivo di favorire l’affermazione e lo sviluppo del nostro ateneo – si legge nella lettera – proseguendo e valorizzando il dialogo con gli enti, le Istituzioni locali e le Istituzioni nazionali, tenendo conto delle sollecitazioni e dei suggerimenti emersi dal confronto e dal dialogo continuo con tutte le componenti della Comunità Accademica. Il rispetto delle persone e delle regole, la trasparenza, la chiarezza e la determinazione ci guideranno nel nostro operato".
Lo stesso Piarulli l’ha affiancata durante l’incontro con la stampa nella conferenza di inizio mandato. Appuntamento con cui Maria Pierro ha voluto spiegare obiettivi e azioni del prossimo sessennio. Tra i punti principali proprio il consolidamento con gli enti locali, "per rendere l’Università al servizio della ricerca, della didattica e, soprattutto, della collettività". Far diventare sempre più Varese e Como città universitarie è un obiettivo ripetuto più volte. Una strada che sarà percorsa con interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria delle strutture edilizie per erogare la didattica, al fine di rendere le città che ospitano l’ateneo sempre più attrattive per i giovani studenti.
In quest’ottica si procederà all’avvio dei lavori per un nuovo edificio con spazi per la didattica e gli studenti al campus universitario di Bizzozero, a Varese, con un finanziamento di base di 13 milioni di euro dal Ministero dell’Università e della ricerca. Fondi che non sono però sufficienti: "Cercheremo nuove risorse, che speriamo di raccogliere anche da qualche ente finanziatore", ha detto la rettrice. "Entreremo nel dettaglio con Comune e Provincia per capire meglio la situazione. Mi piacerebbe trasformare quest’area in un campus all’inglese". Per Como invece la ristrutturazione dell’Aula magna e la riattivazione dell’area di ristoro di Sant’Abbondio. Tra le prime azioni della rettrice e del prorettore ci sarà la nomina di 14 delegati, scelti per competenze professionali e umane, che si occuperanno di quattro maxicategorie: didattica, ricerca, valorizzazione della conoscenza e internazionalizzazione. I nomi saranno presentati il prossimo 28 novembre alle 11.30 nella nuova Aula magna di via Ravasi a Varese, mentre sarà Como, come segnale egualitario tra le due sedi, ad ospitare il primo senato accademico e il primo consiglio di amministrazione, fissati rispettivamente il 19 e il 22 novembre.