La strada attraverso Samarate: "Venite sabato in municipio. Dobbiamo riuscire a fermarla"

Il Comitato per la salvaguardia dei boschi boccia il nuovo progetto di Variante alla Statale. E indice un’assemblea pubblica per impedire la creazione di un tracciato a quattro corsie.

La strada attraverso Samarate: "Venite sabato in municipio. Dobbiamo riuscire a fermarla"

Protesta davanti al Palazzo comunale

SAMARATE (Varese)

Il progetto della Variante alla Statale 341, nuovo tracciato che dalla superstrada di Malpensa a Gallarate si dirige verso Vanzaghello attraversando i boschi a Samarate, è da alcuni anni argomento di un dibattito acceso. A tenere alta l’attenzione, il Comitato per la salvaguardia dei boschi di Samarate che da subito si è mobilitato contro l’opera per tutelare la fascia verde.

Ora l’appuntamento voluto dall’Amministrazione di centrosinistra col neo sindaco Alessandro Ferrazzi è con l’assemblea pubblica in programma sabato alle 10 nell’atrio del municipio. Al centro dell’incontro il progetto aggiornato dell’opera, comunicato dalla Regione: non più una strada a carreggiata unica ma un tracciato a doppia carreggiata con quattro corsie e più tratti in galleria.

"Un intervento – scrive il Comitato – con significative differenze rispetto a quello di alcuni anni fa, con gravi ripercussioni sui cittadini se la strada verrà realizzata più grande e più vicina alle case". Quindi l’invito ai samaratesi "a essere presenti a quest’assemblea pubblica, serve una partecipazione più ampia possibile per un tema cruciale per il futuro della nostra città". Il Comitato di recente ha incontrato il sindaco Ferrazzi "per la prima volta da molto tempo abbiamo trovato disponibilità all’ascolto e al confronto".

Durante l’incontro il Comitato ha ribadito "la contrarietà alla scelta di costruire la Variante, opera che non serve a Samarate ma solo alla ripartizione dei collegamenti con Malpensa. Una nuova, grande superstrada attraverso Samarate creerebbe conseguenze pesanti sulla nostra salute e sulla qualità della nostra vita, sia per la grande area di bosco che verrebbe distrutta sia per l’inquinamento aggiuntivo".

Rosella Formenti