La visita al complesso di San Biagio apre “I Sabati della Bioarcheologia”

Inizia oggi ciclo incontri "I Sabati della Bioarcheologia" promosso dall’Università dell’Insubria per coinvolgere la comunità alla scoperta dei luoghi di scavo e dei reperti studiati.

La visita al complesso di San Biagio apre “I Sabati della Bioarcheologia”

Inizia oggi ciclo incontri "I Sabati della Bioarcheologia" promosso dall’Università dell’Insubria per coinvolgere la comunità alla scoperta dei luoghi di scavo e dei reperti studiati.

Inizia oggi un ciclo di incontri in quattro tappe promosso dall’Università dell’Insubria. "I Sabati della Bioarcheologia" è il titolo dell’iniziativa pensata per coinvolgere la comunità alla scoperta dei luoghi di scavo dove si sono svolte le ricerche dell’ateneo. L’obiettivo è avvicinare il pubblico al mondo della bioarcheologia in modo coinvolgente. Si parte oggi con la visita a San Biagio di Cittiglio, dove con l’accompagnamento degli Amici di San Biagio e di Chiara Tesi dell’Insubria si potrà esplorare un contesto funerario medievale. Il 12 ottobre tappa nella chiesa dei Santi Primo e Feliciano di Leggiuno, il 19 ottobre il Bioarchivio di Caravate, quindi sabato 9 novembre visita alla cripta della chiesa di Sant’Eusebio e Sant’Antonio ad Azzio. Durante gli incontri

il team scientifico presenterà i risultati delle ricerche, con una panoramica delle aree cimiteriali e dei reperti studiati.