ROSELLA FORMENTI
Cronaca

L’ampliamento dello scalo: "Malpensa strategica rivedere lo stop ai confini"

Un passaggio nel Decreto Aria firmato dal presidente Sergio Mattarella riapre la possibilità di sviluppare l’area cargo oltre il sedime aeroportuale.

L’ampliamento dello scalo: "Malpensa strategica rivedere lo stop ai confini"

C’è la firma del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, sul Decreto Aria che contiene anche un articolo che classifica Malpensa come "scalo strategico di preminente interesse nazionale" e prevede di rivedere la valutazione negativa sull’espansione dell’aeroporto oltre i confini, dando il via libera allo sviluppo dell’area cargo nei 44 ettari della brughiera.

Area che nella primavera scorsa era stata tutelata dalla Commissione Via (Valutazione di impatto ambientale) del Ministero dell’Ambiente bocciando l’ampliamento fuori dal sedime nell’ambito dell’approvazione del Masterplan 2035. L’emendamento proposto dalla Lega a favore dello sviluppo del polo merci fuori dal sedime ha avuto un iter molto veloce, annunciato dal Ministro per le Infrastrutture, Matteo Salvini, a settembre, incassando il sostegno del mondo imprenditoriale, nel mese di ottobre è stato redatto, quindi inserito nel Decreto Aria, approvato al Senato e alla Camera, infine il sigillo del Presidente Mattarella. I comitati e le associazioni ambientaliste, dopo l’annuncio del Ministro Salvini, si sono subito mobilitate a difesa della brughiera e del parere della Commissione VIa. Di recente hanno inviato anche una lettera a Mattarella, con un appello a non firmare, sottolineando come "mai è accaduto nella storia repubblicana che con un provvedimento legislativo si proponga di revocare un provvedimento amministrativo complesso come il Decreto di compatibilità ambientale emesso dal Ministro dell’Ambiente". Ora si preparano a nuove azioni. "Promuoveremo una petizione che sottoporremo all’attenzione del Parlamento europeo – fa sapere Massimo Uboldi, portavoce di Uni. Co. Mal (Unione dei comitati di Malpensa) –. Noi ribadiamo che la brughiera va salvaguardata". Sull’argomento interviene anche Dario Balotta, responsabile dei Trasporti per Europa Verde: "Non c’è alcun bisogno di occupare 44 ettari di suolo del Parco del Ticino e di distruggere l’ecosistema della brughiera per ampliare cargo city di Malpensa. Lo scalo ha bisogno i di essere digitalizzato sia nella parte operativa che in quella dei processi di controllo come chiedono gli operatori del settore. Inoltre il suolo all’interno del sedime a Malpensa è il meno consumato: ci sono spazi residui per eventuali ampliamenti senza intaccare la brughiera".