SARA GIUDICI
Cronaca

Le classi sono una ghiacciaia. Gli studenti del Riva scioperano

La protesta ieri mattina al suono della seconda campanella: i ragazzi del triennio non sono entrati. Colpa delle cattive condizioni della struttura scolastica di via Carso, "datata e problematica".

Il presidio fuori dall’istituto si è svolto in modo pacifico e ben organizzato

Il presidio fuori dall’istituto si è svolto in modo pacifico e ben organizzato

"Con 4 gradi all’esterno non entriamo in classe perché la temperatura all’Itis Riva è inadeguata. Abbiamo termosifoni che potrebbero stare in un museo e nei laboratori potrebbero starci i pinguini. Vogliamo far sentire la nostra voce perché non possiamo continuare così". Sono le parole di Khaled Khouni, rappresentante degli studenti dell’Itis Riva di via Carso, che ieri mattina ha deciso di protestare rimanendo fuori dai cancelli della scuola. Nonostante il freddo pungente, molti studenti hanno scelto di scioperare per richiamare l’attenzione sulle condizioni della struttura scolastica, descritta come "datata e problematica".

La protesta ha coinvolto principalmente i ragazzi del triennio, ma le problematiche evidenziate riguardano tutto il plesso, coinvolgendo anche il biennio. I rappresentanti hanno diffuso una nota ai compagni tramite WhatsApp, spiegando le ragioni della protesta. La manifestazione è iniziata poco dopo il suono della seconda campanella, alle 8.10, con numerosi studenti che si sono fermati davanti ai cancelli anziché entrare in classe. Nonostante il lancio di un fumogeno e qualche petardo, la protesta è stata pacifica e ben organizzata. I ragazzi hanno persino prestato attenzione a non bloccare il traffico nella stretta via Carso. Poco dopo le 8.30, i rappresentanti hanno avuto un confronto con la dirigente scolastica Monica Zonza.

La preside ha ribadito la disponibilità della dirigenza al dialogo, ricordando gli interventi già effettuati, come il miglioramento degli spogliatoi. Tuttavia, ha sottolineato come alcuni spazi, una volta riqualificati, siano stati soggetti a episodi di degrado, complicando ulteriormente la gestione delle risorse. Tra le questioni più urgenti sollevate dagli studenti, c’è la riqualificazione dei bagni, un tema che la Provincia di Varese ha affrontato nell’ultimo consiglio provinciale di dicembre, approvando un progetto dedicato. Gli studenti temono però che i tempi di realizzazione possano essere lunghi, lasciandoli a convivere con disagi che si trascinano ormai da anni.