
A condurre in porto l’indagine la Sezione Operativa Navale Lago Maggiore della Guardia di finanza
Mancato versamento di Imu e canoni demaniali da parte di un cantiere navale sulla sponda varesina del Lago Maggiore per un totale di 124mila euro. È emerso dai controlli svolti dai militari del Servizio navale della Guardia di finanza, che hanno sottoposto ad accertamenti un’attività di cantieristica navale in zona extra-portuale nei pressi del Lago Maggiore, in provincia di Varese.
L’area controllata dalla Sezione Operativa Navale Lago Maggiore, che si estende per una superficie di circa tremila metri quadrati, comprende una porzione demaniale costituita da specchio d’acqua, scivolo di alaggio, strutture di contenimento per darsene e pontili galleggianti nonché un fabbricato costruito su area privata per esigenze commerciali connesse all’attività primaria di cantieristica navale.
Dagli approfondimenti svolti dalle Fiamme Gialle è emerso il mancato versamento di canoni demaniali per un totale di 24mila euro da parte del cantiere navale e di tributi locali (Imu) per oltre 100mila euro da parte di una società immobiliare proprietaria degli immobili accatastati nell’area oggetto del controllo. Somme che, fa rilevare la Guardia di finanza, "se incamerate avrebbero permesso all’ente destinatario di offrire servizi migliori alla collettività".
I Finanzieri sottolineano quindi che "l’evasione fiscale costituisce un ostacolo allo sviluppo economico, distorce la concorrenza e l’allocazione delle risorse, mina il rapporto di fiducia tra cittadini e Stato e penalizza l’equità, sottraendo spazi d’intervento a favore delle fasce sociali più deboli. L’operazione testimonia il valore aggiunto conferito dalle attività di analisi, controllo, monitoraggio e investigazione svolte dai militari della Gdf nei diversi settori di servizio e la convenienza della legalità economico- finanziaria".
Va ricordato che a febbraio l’Autorità di Bacino lacuale dei Laghi Maggiore, Comabbio, Monate e Varese e il Reparto Operativo Aeronavale della Gdf di Como hanno sottoscritto un protocollo d’intesa per i prossimi tre anni per rafforzare la collaborazione in occasione di controlli sul demanio lacuale di competenza. L’accordo ha lo scopo di migliorare le sinergie operative a tutela del demanio lacuale con azioni di prevenzione e contrasto alle condotte lesive degli interessi pubblici.