LORENZO CRESPI
Cronaca

Leonardi via, Forza Italia al bivio

Il coordinatore si dimette e attacca: "Nelle riunioni di partito tutti parlano, ma alla fine non si fa nulla".

di Lorenzo Crespi

A un anno dal voto per scegliere il sindaco Forza Italia perde il suo coordinatore cittadino. Roberto Leonardi, che guidava il partito a Varese dal 2015, ha rassegnato le sue dimissioni. Una scelta meditata da tempo, le cui ragioni sono state sviscerate in una lunga lettera inviata ieri alla stampa locale. "Riscontro, ormai da tempo – si apre la missiva – il venir meno a Varese, ma direi in tutta la provincia, di un clima politico sereno necessario per affrontare con responsabilità e con dedizione gli impegni elettorali, ormai imminenti, nella nostra provincia". Leonardi fa poi riferimento alla politica del partito, dalla quale dice di sentirsi ormai ben lontano, parlando di una gestione a livello nazionale senza una visione d’insieme né un lavoro di squadra o un progetto concreto.

L’analisi si sofferma poi sull’ambito locale. "Varese tra poco andrà al voto e per presentare un progetto credibile per la città deve avere persone competenti e motivate che oggi, nel nostro partito, tranne in pochi e circoscritti casi, a Varese non ci sono più", scrive Leonardi. E poi ancora una forte critica alle dinamiche interne al movimento. "Nelle riunioni di partito tutti parlano senza ascoltare, tutti parlano pensando di essere i depositari della verità, tutti parlano di idee, di contenuti, di progetti, di valori, di ideali, di dipartimenti, di laboratori di idee; poi, di fatto, non si fa mai nulla, o quasi, e si cercano con affanno solo i voti negli ultimi due mesi di campagna elettorale. Io non ho mai condiviso questo approccio". Leonardi rivendica di aver tentato di dare un’impostazione propositiva, in particolare tra il 2015 e il 2018, per costruire una solida base politica attraverso iniziative, proposte e incontri. Infine un’amara considerazione finale: "La politica, e il potere che ne consegue, da strumento territoriale e di prossimità per la cura dell’interesse pubblico diventa potere fine a se stesso per la tutela di pochi, a Roma come a Varese".

All’annuncio di Leonardi è seguito un commento da parte del vice coordinatore provinciale azzurro Giuseppe Taldone, che ha ringraziato l’ormai ex coordinatore prima di passare a una riflessione su quanto accaduto. "Spiace registrare tanta demotivazione politica nelle parole di chi sino ad oggi ha ricoperto un ruolo autorevole in Forza Italia – ha detto – Normalmente chi è ai vertici di un partito non dovrebbe limitarsi ad elencare ciò che ritiene essere solo criticità, ma dovrebbe, soprattutto, saper infondere coraggio ed entusiasmo all’interno della comunità". Sull’addio di Leonardi si esprime anche Piero Galparoli, responsabile provinciale enti locali oltre che consigliere comunale a Varese. "Dispiace perché è un amico e abbiamo lavorato tanti anni insieme, è una brava persona. Ora toccherà ad altri". Galparoli non entra nel merito delle critiche mosse da Leonardi, ma dice la sua su come si sta evolvendo Forza Italia in città e in provincia. "Ognuno ha le sue idee, penso che sia un momento di cambiamento e quindi difficile da assimilare e da portare avanti. Non è più il partito del 30%, ma c’è ancora un movimento intorno che si sta ricostruendo con tanta voglia. Si sta lavorando bene nel limite delle possibilità". Ora si attende la nomina del nuovo commissario. "Ci sono già potenziali candidati – anticipa Galparoli – nelle prossime settimane ci organizzeremo". Se in Forza Italia i lavori sono in corso intanto la Lega procede con il confronto interno per la scelta del candidato sindaco. Proprio questa sera è in programma l’incontro nella sede di piazza Podestà da cui dovrebbe uscire il nome da proporre agli alleati.