
Nel novembre 2024 la prima passeggiata anti-cemento dei saronnesi con una quarantina di partecipanti
É stato approvato in via definitiva dal commissario straordinario Antonella Scolamiero il Piano urbanistico relativo all’area ex Pozzi Ginori che consentirà al proprietario privato dell’area dismessa di convenzionare gli interventi e perciò di dare corso alle concrete attività costruttive. L’area interessata è quella di via Sampietro, in passato occupata da un grande edificio industriale da tempo dismesso, la nota azienda Pozzi Ginori, situata nel pieno del Quartiere Matteotti, a ridosso del parco pubblico verso cui si attesta l’asse principale del rione, viale Amendola. Prima dell’adozione del programma urbanistico, i fabbricati produttivi son stati demoliti e si è dato corso alla bonifica dei terreni, positivamente conclusa.
L’area recuperata sotto il profilo ambientale potrà essere riutilizzata costruendo dal nuovo superfici per circa 15mila metri quadrati (9mila a destinazione residenziale e 6mila per altre funzioni), ma soprattutto il programma urbanistico prevede che più della metà della superficie del lotto sia ceduta al patrimonio pubblico, sistemata a verde e adeguatamente attrezzata per incrementare la dotazione ludico-sportiva del quartiere.
Nello specifico il parco, attualmente occupato da un campetto da calcio, potrà essere sensibilmente ampliato, triplicandosi lo spazio asservito alla libera fruizione. Il consolidamento e il rinnovo di un polo aggregativo tradizionalmente presente al Matteotti coronerà l’ampia azione di riqualificazione delle altre aree pubbliche centrali già svoltasi in questi anni, dando attuazione al programma nazionale e regionale “Contratti di Quartiere II“, programma partito circa venti anni fa con la costruzione di nuovi alloggi di edilizia popolare e recentemente conclusosi – nel 2023 – con la sistemazione materiale e funzionale dello slargo poi intitolato a Giacomo Matteotti.
Con l’approvazione si chiude il percorso tecnico-formale che consentirà di avviare di fatto il recupero e la rigenerazione della vasta area di oltre 25mila metri quadri che da anni attendeva una nuova destinazione.