ROBERTO CANALI
Cronaca

Annullata la lezione con l’attore porno, Max Felicitas: “Ma quale pubblicità? Parlo di prevenzione e bullismo”

Dopo le proteste dell’associazione Pro Vita è stato cancellato l’incontro all’istituto Ponti di Gallarate. “Eppure sono già stato in tante altre aule”. E gli studenti gridano alla censura

Edoardo Barberes, 33enne friulano, con il nome d’arte di Max Felicitas è diventato una star dell’hard grazie al successo sul web

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MILANO – “Sono rimasto male soprattutto per i ragazzi che mi avevano invitato, penso che sia stata negata loro un’occasione di confronto. Non sarei venuto a parlare del mio lavoro, ma di cose utili per la loro vita di cui nessuno parla”. Non c’è rabbia, ma stupore nelle parole di Edoardo Barbares, in arte Max Felicitas, professione attore hard che domani sarebbe dovuto andare a parlare di affettività e bullismo all’Istituto tecnico professionale ‘Andrea Ponti’ di Gallarate, nel Varesotto, almeno finché non è intervenuta l’associazione Pro Vita&Famiglia Onlus che ha denunciato, su siti e giornali, l’inopportunità di una pornostar in cattedra, ottenendo l’annullamento dell’incontro.

Come ha preso questo attacco personale?

“Ammetto che non conoscevo l’esistenza di questa associazione fino all’altro giorno, mi sembrano molto prevenuti nei miei confronti e hanno detto anche molte falsità. Ad esempio che volevo utilizzare questo evento per farmi pubblicità, ma in realtà a parlare con i ragazzi sarei andato come Edoardo Barbares fondatore dell’associazione @nobullyingarea.ets che offre aiuto alle persone che hanno avuto problemi di bullismo a scuola. Posso assicurare che Max Felicitas non ha bisogno di usare questi mezzi per farsi conoscere dal pubblico, e poi stiamo parlando di una scuola: quei ragazzi non hanno l’età neppure per guardarli i miei film”.

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Si è sentito discriminato?

“Non faccio niente di illegale e soprattutto nulla che nessuno non faccia nella propria vita privata. Comunque non sarei andato al Ponti a parlare del mondo del porno, bensì a spiegare ai ragazzi che la prevenzione è fondamentale per evitare le malattie sessualmente trasmissibili. Ci sono esami e screening che si possono fare in maniera gratuita e anonima, eppure nessuno ne parla ai ragazzi che così si ammalano”.

Cos’altro avrebbe detto a questi studenti?

“Avrei parlato loro di bullismo, che ho vissuto sulla mia pelle quando avevo la loro età. Avrei raccontato loro la mia esperienza e come sono riuscito a superare questi momenti difficili. Avrei detto loro che non è figo chi si diverte a dare il tormento agli altri e umiliarli, ma al contrario chi difende il proprio compagno più debole e in difficoltà. Non sarei andato lì di sicuro per salire in cattedra e fare lezioni, la mia è una testimonianza poi gli aspetti più tecnici, dal punto di vista del diritto e della medicina, li lascio all’avvocato Lorenzo Puglisi e al dottor Danilo Centrella che mi accompagnano in questo viaggio nelle scuole d’Italia”.

Infatti avete girato tante scuole eccellenti, come il liceo Alfieri di Torino e il Parini di Milano, cos’è andato storto a Gallarate?

“Francamente non capisco, abbiamo già in programma altri incontri e ogni volta diamo molto spazio agli interventi degli studenti e di chiunque vuole intervenire. Quello dei Pro Vita mi è sembrano un atteggiamento molto integralista. Io preferisco il confronto e so che anche i ragazzi ci sono rimasti male. Oggi (ieri, ndr) mi hanno chiamato perché avrebbero voluto organizzare l’incontro fuori dalla scuola, ma gli ho spiegato che non mi sembrava la scelta giusta”.

Cosa può insegnare una pornostar ai giovani d’oggi?

“Ad esempio non filmarsi mai quando fanno sesso, neppure per gioco, perché questi comportamenti possono avere conseguenze molto gravi e addirittura alimentare reati come lo stalking e il revenge porn. Il porno non è un mondo dorato, di facili guadagni, solo una persona su un milione ce la fa e il prezzo che si paga è altissimo perché ti esclude da tante cose. Anche quello che è appena successo ne è un esempio”.