Busto Arsizio (Varese), 12 gennaio 2025 – Nessun rapporto causa effetto tra aumento di patologie e termovalorizzatore. È quello che emerge dalla nuova indagine sulla valutazione dello stato di salute della popolazione residente nell’area dell’inceneritore Neutalia, per il periodo 2017-2019, quando era ancora gestito da Accam. L’esito è stato reso nota da Ats e nei prossimi giorni i dati saranno approfonditi in una commissione consiliare dedicata. Lo studio, che analizza lo stato di salute della popolazione residente in 32 comuni della Città metropolitana di Milano e 19 della provincia di Varese, esclude esplicitamente una connessione tra aumento di alcune patologie e l’attività dell’impianto di Borsano.
Il “verdetto”
“Alcuni dei rischi rilevati non mostrano un trend all’aumentare dell’esposizione” e quindi “non è possibile dimostrare un nesso causale tra gli eccessi osservati e le ricadute dell’inceneritore”. L’impianto in ha cambiato gestione nel 2021 con l’ingresso di Neutalia, società che ha avviato un piano industriale che prevede un progressivo revamping finalizzato in particolare al miglioramento dell’affidabilità e delle prestazioni ambientali ed energetiche. “Relativamente agli aspetti emissivi sono stati previsti limiti sempre più stringenti - scrive la direzione Ambiente di Regione nella nota introduttiva dell’indagine -. è stato previsto un abbassamento dei valori limite di tutti gli inquinanti, inclusi metalli, diossine e policlorobifenili.
La relazione
Il peso in termini di emissioni è minimo, se non trascurabile, rispetto alle emissioni di fondo presenti e misurate dalle centraline Arpa. Ad esempio, il PM10 emesso da Neutalia rappresenta lo 0,0080% del valore medio emesso e misurato sul territorio”. Tra gli obiettivi della società: attivare con tutti i soggetti territoriali una serie di politiche che promuovano stili di vita più corretti e un puntuale monitoraggio dello stato di salute dei cittadini. “Negli ultimi tre anni abbiamo avviato un percorso che sta migliorando le prestazioni ambientali - commenta la presidente di Neutalia Laura Mira Bonomi -. L’impianto ha sempre operato nel rispetto di tutti i limiti di legge e di tutte le autorizzazioni”. Scettico il Comitato No Inceneritore Busto Arsizio, che nel 2023 era riuscito a ottenere la nuova indagine epidemiologica.
“Non molliamo”
“Contrariamente alla solerzia con cui il comunicato è stato emesso e commentato da enti e società, il nostro operato continuerà a basarsi sui fatti, perché il benefit della collettività e non del fatturato l’abbiamo nel sangue. Restiamo quindi in attesa di poter ricevere i documenti per effettuare le nostre valutazioni”. Tuttavia, “speriamo che, come nelle ultimi studi similari, non si sia giunti a concludere che la gente che fuma e che vive in maniera “sregolata” risieda tutta nella zona di ricaduta degli inquinanti, da cui la classica giustificazione: le morti extra sono associate allo stile di vita e non all’inceneritore”.