A giugno 2023 a Varese partiva con un primo sportello l’esperienza del comitato Sos liste d’attesa, con l’obiettivo di aiutare i cittadini ad ottenere gli appuntamenti di visite ed esami medici nei tempi previsti dalla legge. Entro la fine dell’anno gli sportelli erano già diventati 6 e ora, un anno dopo, sono 13 in tutta la provincia. Fino a qualche mese fa l’attività degli sportelli ha avuto esito positivo nella quasi totalità dei casi. Da febbraio a giugno 2024 per quanto riguarda Asst Valle Olona sono andate a buon fine (ovvero i cittadini hanno poi ottenuto la data nei tempi e modi previsti) il 98% delle contestazioni, 302 in totale.
Per Asst Sette Laghi invece su 414 contestazioni c’è stato un esito positivo nel 95% dei casi. Ma da giugno qualcosa è cambiato, come hanno voluto denunciare le associazioni che compongono il comitato in una conferenza con tanto di pubblico di volontari e pazienti.
Se per Valle Olona tutto procede come prima per l’Asst Sette Laghi invece l’arrivo del nuovo Rua (responsabile unico aziendale) ha portato a un cambio di rotta. Da giugno in poi su 130 contestazioni solo 10 hanno avuto esito positivo, come ha spiegato Roberta Bettoni di Colce. "A fronte della pec con la contestazione Asst rispondeva di rivolgersi al Cup per l’attivazione del nuovo percorso di garanzia, ma non ci è mai stato spiegato in che cosa consiste questo percorso. Eccetto 10 persone tutti gli altri 120 non hanno mai ricevuto una risposta".
La prassi adottata dall’Asst a detta del comitato non si poggia su nessuna base normativa e sarebbe quindi solo frutto di una scelta tecnico-organizzativa. "I nostri interventi invece si basano su una legge del ’92 che prevede che ai reclami dei cittadini il direttore generale debba provvedere e decidere in via definitiva entro 15 giorni: con il percorso di garanzia questa cosa non accade", commenta Filippo Cardaci, vicepresidente delle Acli di Varese.
Per Filippo Bianchetti, medico di base in pensione, "il percorso di garanzia è un limbo che non finisce mai in cui le persone non hanno niente in mano. Ti dicono che ti daranno un posto che poi non arriva: per cui la cosa configura sostanzialmente un inganno". Carmela Tascone, presidente delle Acli di Varese e Stefania Filetti, segretario generale della Cgil di Varese, hanno sottolineato il gap sociale che i tempi lunghi delle liste d’attesa provocano. Chi può ricorre al privato e chi non ha i mezzi spesso finisce per non curarsi. E Francesco Vazzana della Cgil spiega che a breve è previsto l’avvicendamento del Rua anche alla Asst Valle Olona. "Temiamo che con il cambio avvenga la stessa cosa".