ROSELLA FORMENTI
Cronaca

Logistica e progetti commerciali: "Crescita selvaggia, serve una legge"

Malpensa, l’Unione dei comitati alza la voce:"Vantaggi effimeri per i cittadini"

I comitati lanciano l’sos per il consumo di suolo intorno a Malpensa a favore di poli logistici

I comitati lanciano l’sos per il consumo di suolo intorno a Malpensa a favore di poli logistici

Basta consumare suolo, per Unicomal (Unione dei comitati di Malpensa) il continuo sorgere e diffondersi nella nostra provincia e in quelle vicine dei progetti di poli logistici e commerciali è allarmante, basti pensare al maxipolo logistico di Tornavento di 312.000 mq (equivalente a 40campi di calcio), al progetto di 90.000 mq a Cairate, al polo logistico di Ferno di 66.000 mq, all’area logistica di Robecchetto 94.000 mq, all’area produttiva logistica di Besnate". Massimo Uboldi e Massimo Ferrario, esponenti di Unicomal lanciano l’sos per l’eccessiva cementificazione: "È evidente che siamo circondati sempre più da luoghi a vocazione trasportistica il cui epicentro è l’aeroporto di Malpensa. Si tratta di una crescita disordinata che comporta un continuo consumo di suolo, tragica conseguenza della mancanza di una legge che limiti questo dannoso fenomeno. I sindaci dei comuni coinvolti sono ben felici di riscuotere gli oneri di urbanizzazione di queste aree, anche se il nostro territorio, in particolare l’intorno aeroportuale, è già pieno di zone cementificate e dismesse che potrebbero svolgere tale funzione".

Quindi una domanda da parte di Uboldi e Ferrario: "Non sarebbe meglio sfruttare queste zone dismesse, ormai già compromesse dal punto di vista ambientale, piuttosto che impermeabilizzare sempre più suolo i cui servizi ecosistemici sono ancora preziosi? Basti pensare al contrasto al riscaldamento climatico, all’assorbimento idrico in caso di maltempo, allo scambio gassoso atmosferico etc. per capire che il suolo è un nostro alleato in termini di sicurezza e di salute ambientale e deve perciò essere risparmiato, rispettato e tutelato, affinché possa garantirci una vita sana. E non dimentichiamo che il traffico su gomma prodotto attorno a questi poli si aggiungerebbe a quello già poco sostenibile esistente, aumentando l’inquinamento atmosferico e i problemi alla circolazione". Concludono: "Questa espansione selvaggia della logistica comporterebbe benefici irrisori alla maggior parte della popolazione e accontenterebbe solo una minoranza di soggetti che hanno interesse a portare avanti una politica industriale".