Raffaella Foletti
Cronaca

Lorys Bellapianta vola fuori dall’auto e muore: “In piedi aggrappato al tettuccio”. Il guidatore era al volante ubriaco

È la ricostruzione dei carabinieri, basata sui testimoni oculari ascoltati sul lungomare del Salento. Il diciannovenne alla guida della Opel, positivo all’alcoltest, è indagato per omicidio stradale. La vittima abitava a Busto Arsizio

WHATSAPP IMAGE 2024-08-13 AT 16.42.05

Lorys Bellapianta aveva diciannove anni e abitava nel quartiere Beata Giuliana

Busto Arsizio (Varese) –  Il conducente diciannovenne della Opel guidava ubriaco ed è indagato per omicidio stradale. C’era lui – risultato poi positivo all’alcoltest – al volante all’alba di lunedì quando il coetaneo Lorys Bellapianta è caduto fuori dalla macchina, ha battuto la testa ed è morto.

Lorys, che abitava a Busto Arsizio con la mamma e il fratellino dopo aver perso il padre Luigi solo da due settimane, era in vacanza con amici. La prima ricostruzione aveva fatto ipotizzare che il bustocco, vent’anni da compiere il 7 dicembre, stesse seduto dietro e fosse volato sull’asfalto a causa della portiera chiusa male, per un malfunzionamento oppure per uno scherzo finito in tragedia.

Ma tra la tragica fatalità e la bravata, ieri si è fatta largo una spiegazione diversa, basata sulla versione che i carabinieri hanno ascoltato da diversi testimoni. Racconti di un’andatura a slalom della Corsa, ma a velocità non troppo elevata, nel cuore della notte tra le viuzze del centro e sul lungomare di Torre Santa Sabina, frazione di Marina di Carovigno, nel Nord del Salento. E di una portiera aperta sì, ma non accidentalmente.

A un certo punto Lorys si sarebbe infatti allungato dal sedile posteriore mettendosi in piedi, aggrappato alla carrozzeria, per fare una specie di “windsurf“ con lo sportello aperto. Un innocente gioco da ragazzi – così avrebbero riferito i testimoni – con l’auto che però improvvisamente fa uno scarto, magari per una buca o una distrazione del guidatore, che era al volante dopo aver alzato troppo il gomito, facendo perdere l’equilibrio al ragazzo.

Da lì la violenta caduta a terra, con Lorys che batte la testa sul marciapiede e forse anche su uno dei vasi che contengono le piante del lungomare. Dopo l’urto il diciannovenne non ha più ripreso conoscenza, inutili i soccorsi. La mamma Raffaella De Stefano lunedì ha preso il primo treno con il fratellino più piccolo di Lorys. È prevedibile che si dovrà fermare nel Brindisino per alcuni giorni, ipotizzando che la Procura disponga l’autopsia del figlio.

Intanto la zia Loredana De Stefano interviene sui social a chiedere rispetto per il dolore della famiglia, a prescindere dalle cause dell’incidente: “Si chiede soltanto un po’ di sensibilità, qualsiasi sia la dinamica che non si conosce neanche. Qua si parla solo di un ragazzo che è venuto a mancare! Si chiede di rispettare il dolore della famiglia e non atteggiarsi a leoni da tastiera. Perché il dolore non si può misurare né criticare e la critica non arricchisce chi usa i social semplicemente per passare il tempo! Grazie”.