
Un libro bianco sull’università come luogo di speranza. Lo ha annunciato il rettore dell’Università Cattolica del Sacro Cuore Elena...
Un libro bianco sull’università come luogo di speranza. Lo ha annunciato il rettore dell’Università Cattolica del Sacro Cuore Elena Beccalli, nella sede bresciana dell’ateneo, come conclusione ideale del percorso di tutte e dodici le facoltà, che hanno accolto l’invito di Papa Francesco per l’anno giubilare a "essere segni tangibili di speranza". Il rettore ha aperto, nell’aula magna di via Trieste, l’iniziativa “Semi di speranza nell’avventura della scienza“, promossa dalla facoltà di Scienze matematiche, fisiche e naturali della sede di Brescia, ricordando che è stata la pandemia a riformulare la necessità di un nuovo rapporto tra scienza e società, dopo che si è scatenato un sentimento di sfiducia alimentato da fake news e tifoserie contrapposte. "La ricerca – ha detto il rettore – ha il compito di incarnare il bene più alto della società".
Alla sua provocazione ha risposto la tavola rotonda coordinata da Alessandro Giordani, filosofo della facoltà di Lettere e filosofia, cui hanno partecipato il direttore della Scuola Normale di Pisa, il matematico Luigi Ambrosio, il presidente del Consiglio superiore di sanità Franco Locatelli, e il Senior Coordinator of the Ictp di Trieste, il fisico Sandro Scandolo. "Se c’è una disciplina che è portata alla speranza e all’aiuto dell’essere umano, questa è la medicina" ha detto Locatelli. F.P.