Maccagno (Varese), 23 agosto 2024 – Sono passati due giorni quasi e della donna di 89 anni scomparsa mercoledì pomeriggio al passo della Forcora continuano a non esserci tracce. Nonostante l’impegno e il numero significativo di squadre di soccorso che la sta cercando dal mattino fino al tramonto, l’anziana di Maccagno uscita, mercoledì pomeriggio 21 agosto, assieme al figlio per andare a cercare funghi non si sa ancora che fine possa avere fatto. E col passare delle ore e dei giorni crescono pessimismo e apprensione sulle sue sorti. Il figlio, il primo ad avere dato l’allarme, ha spiegato ai vigili del fuoco e poi a carabinieri, Protezione civile e soccorso alpino, di essersi distratto per qualche secondo e di averla persa di vista mentre si erano incamminati nel bosco. Quando ha alzato lo sguardo, la madre non c’era più. Ha iniziato a gridare il suo nome e a cercarla nel raggio del percorso che insieme avevano compiuto. Tutto inutile. Le squadre di ricerca si sono così attivate intorno alle 20, un’ora prima circa che inizi a fare buio. Si sono poi rimesse in azione la mattina successiva di giovedì. Nella serata di ieri, nessun successo. La donna potrebbe quindi essere caduta in un dirupo e avere perso i sensi? È un’ipotesi. E due notti ormai trascorse all’addiaccio, per quanto sia estate, non inducono all’ottimismo. Tanto più che alla Forcora siamo sui mille e più metri d'altezza.
Il lavoro impegnativo delle squadre di soccorso
Imponente il numero di squadre di soccorso impegnato senza sosta nelle ricerche. Come hanno fatto sapere i vigili del fuoco di Varese, è stato impegnato “personale della sezione Tas (Topografia Applicata al Soccorso) esperto nella gestione di carte topografiche per meglio valutare le zone da perlustrare, personale Sapr (Sistemi Aeromobili a Pilotaggio Remoto) che utilizzando droni ad alta tecnologia hanno sorvolato la zona per una migliore visuale dall'alto, personale Saf (Speleo Alpino Fluviale) che ha visionato le zone più impervie utilizzando tecniche di movimentazione su corde...”. Inoltre, è entrato in azione il Nucleo cinofili che utilizza cani addestrati per la ricerca di persone disperse; oltre a operatori su fuoristrada che hanno percorso i sentieri più accessibili e operatori appiedati per battute accurate su sentieri in mezzo alla vegetazione. Stanno concorrendo alla ricerca con i propri operatori anche il Corpo nazionale del soccorso alpino e speleologico, i carabinieri forestali e i volontari della Protezione Civile provenienti da vari Comuni della provincia di Varese.