ROSELLA FORMENTI
Cronaca

Malpensa, sindaci contro l'ampliamento: appello ai candidati alla Regione

I 12 comuni di seconda fascia dell’aeroporto: "Manca un equilibrio tra interessi industriali e ambiente"

L'aeroporto di Malpensa

Malpensa (Varese) - Un incontro con i candidati alla presidenza della Regione Lombardia sullo sviluppo di Malpensa, Piano d’Area e Valutazione di impatto salute: lo chiedono i sindaci dei comuni a nord di Malpensa che fanno parte del Cor2 (Coordinamento dei 12 Comuni di seconda fascia dell’aeroporto di Malpensa in provincia di Varese).

Nei giorni scorsi si sono ritrovati in assemblea a Cazzago Brabbia, comune capofila, per discutere del Masterplan 2035 che disegna lo sviluppo dello scalo e del futuro del territorio, su cui incombe l’ampliamento dell’aeroporto. Attenzione dunque rivolta al documento che accoglie l’integrazione dell’accordo tra i sindaci dei 9 comuni del CUV (consorzio urbanistico volontario) e Regione Lombardia tra cui, fa rilevare una nota del Cor, "la trasformazione di 44 ettari di brughiera dell’area verde del Gaggio in capannoni al servizio del trasporto merci a fronte di compensazioni che sono, in ultima analisi, opere pubbliche aggiuntive".

Accordo tra Cuv e Regione contestato dal Cor2: "La parola compatibilità attribuita a più riprese a questa operazione è fuorviante, infatti queste opere pubbliche aggiuntive si traducono in 150 nuovi ettari in totale di consumo di suolo, con l’accumulo di migliaia di tonnellate all’anno di anidride carbonica, in un territorio che ha già difficoltà a smaltire tutta la CO2 prodotta dalle attività industriali, compreso l’aeroporto di Malpensa, e dal traffico su gomma".

Tutti i piani di queste opere, fa rilevare ancora "sono fatti senza coordinamento con le altre in progetto, non ci sono studi sulla viabilità futura, per questo un Piano d’Area è assolutamente necessario".

Il Coordinamento dei 12 comuni sollecita poi la Valutazione Impatto Salute. Mentre i 9 Comuni del Cuv hanno espresso il loro consenso al progetto, il Cor2 che contesta quell’accordo, ricorda invece che "nessuno dei comuni del Castanese, dell’Alto Milanese, del Novarese e del Nord Malpensa ha potuto confrontarsi con Sea e Regione Lombardia, nessuna delle osservazioni che sono state sottoposte ad Enac dal territorio sono state accolte".

"Il Cor2 non pensa a compensazioni di opere, non è questo il nostro obiettivo, che resta quello di trovare un punto di equilibrio fra gli interessi industriali e finanziari di Sea e la qualità della vita e della salute delle comunità del nostro territorio – conclude la nota –. Un equilibrio non ancora raggiunto, ma sempre possibile e auspicabile. Pensando al futuro amministrativo della nostra regione, Cor2 chiede quindi di potersi confrontare con i candidati alla Presidenza di Regione Lombardia su queste tematiche così rilevanti e decisive per il futuro di questo territorio".