Nel dibattito acceso sul nome per Malpensa interviene anche Dario Balotta, responsabile dei Trasporti per Europa Verde. Da lui, una proposta, “un nome di alto profilo culturale e umanitario, Gino Strada” e anche una punzecchiatura al Ministro Matteo Salvini. Sottolinea Balotta: “Sorprende a proposito di nomi di personalità del territorio lombardo, che Salvini non abbia proposto a Sea, unico titolare della decisione, il comasco Gianfranco Miglio il più grande e coerente sostenitore della trasformazione dello Stato italiano in senso federale”.
“Che sia l’Ente nazionale aviazione civile – continua – l'autorità di regolamentazione tecnica e vigilanza nel comparto dell'aviazione civile cioè una struttura centralista statale che ha il compito di regolare il trasporto aereo italiano, a fare la proposta di dare un nome allo scalo della Malpensa, lascia molte perplessità. La competenza spetta al gestore locale dell'aeroporto, la Sea quindi al territorio spetta il compito di individuare un nome da dare alla Malpensa. Anche se l'Enac è una struttura che dipende dal ministero dei trasporti, non autorizza il ministro Salvini ad approvare la richiesta dell'Ente. Ad altro dovrebbe pensare il ministro, vista l'inefficienza della maggior parte dei 34 scali italiani”. Conclude Balotta “ sarà la Sea a proporre un nome di alto profilo”, da parte sua il nome è quello di Gino Strada.