di Rosella Formenti
Il nuovo Masterplan di Malpensa che disegna lo sviluppo dello scalo da qui al 2035, preoccupa una parte del territorio novarese sul quale forte è l’impatto dei voli dallo scalo varesino. Già attivo da qualche tempo il Comitato dei Cittadini di Varallo Pombia, da alcuni giorni è affiancato da un nuovo comitato, che rappresenta i cittadini di Pombia, che si è costituito il 25 luglio. Spiega il presidente Gualtiero Delladonne: "Il nostro comitato raccoglie le richieste dei cittadini di Pombia di ricevere maggiori informazioni e supporto in relazione alle problematiche ambientali e sanitarie che gravano sul territorio causate dal continuo sorvolo degli aerei".
Il Comitato Cittadini di Pombia, fa rilevare il presidente, "affiancherà il Comitato di Varallo Pombia di cui condivide l’approccio alle problematiche aeroportuali". Dunque con il nuovo piano di sviluppo che riguarda lo scalo di Malpensa, in lenta ripresa dopo lo stop dei mesi del lockdown, torna ad alzarsi il livello di attenzione da parte di comitati e ambientalisti, preoccupati dall’incremento dei voli e dalle nuove costruzioni che saranno realizzate, interventi sui quali confermano la loro contrarietà. E torna a farsi sentire la sponda piemontese, che ora può contare su due comitati che si fanno portavoce dei disagi dei residenti nella fascia novarese sulla quale, ricorda Ferruccio Gallanti, presidente del Comitato di Varallo Pombia, grava il 55% dei voli di Malpensa.
Una situazione pesante, ma a fronte dei disagi "da 11 anni siamo fuori dalla commissione aeroportuale, per questo chiediamo di poter tornare a farne parte, per poter dare voce al nostro territorio, alla pari degli enti lombardi". Il Comitato di Varallo Pombia prosegue intanto la raccolta di firme contro il Masterplan e a sostegno della richiesta di reintegro dei comuni piemontesi nella commissione aeroportuale di Malpensa.
Anche ieri i rappresentanti del comitato erano al mercato di Varallo Pombia per raccogliere altre adesioni alla petizione. Nei giorni scorsi invece a ritrovarsi per un confronto sul nuovo documento che disegna lo sviluppo dell’aeroporto, prevedendo la realizzazione di un quarto satellite, di un nuovo centro direzionale denominato Airport city e l’ampliamento di cargo city, in questo caso con un forte impatto sui comuni di Ferno e Lonate Pozzolo, sono stati i 9 sindaci dei comuni del Cuv. Un incontro per cominciare una prima valutazione delle criticità, a cui ne seguiranno altri per arrivare quindi alla definizione di un documento unitario nel quale mettere nero su bianco le osservazioni al Masterplan.