ROSELLA FORMENTI
Cronaca

Malpensa, stop alla frode. Stranieri residenti in Italia. Sorpresi i furbetti dell’Iva

Avevano ricevuto rimborsi non dovuti per 140mila sull’acquisto di beni. Smascherati dalla Finanza, l’importo è stato restituito alle casse dello Stato.

La Guardia di finanza ha scoperto 26 viaggiatori che a fronte di spese per 750mila euro avevano ottenuto rimborsi dell’Iva per 140mila

La Guardia di finanza ha scoperto 26 viaggiatori che a fronte di spese per 750mila euro avevano ottenuto rimborsi dell’Iva per 140mila

Volevano fare furbi, ma sono stati smascherati. Individuati 26 viaggiatori in partenza da Malpensa, che hanno percepito rimborsi Iva non dovuti per un totale di 140mila euro, a fronte di acquisti di beni di consumo per circa 750mila euro. È il risultato dell’attività investigativa condotta dai finanzieri del Comando provinciale della Guardia di Finanza di Varese, in attuazione delle direttive di intelligence finalizzate al contrasto all’illegalità economico-finanziaria, rivolta a individuare indebiti rimborsi dell’Iva richiesti e ottenuti da viaggiatori in partenza da Malpensa per destinazioni extra Unione Europea.

Per dare la dimensione della portata del gettito fiscale che viene restituito dall’Erario italiano, solo nell’aeroporto internazionale di Malpensa, questa pratica amministrativa vede erogare, da parte degli intermediari autorizzati a gestire la pratica, rimborsi pari a 200 milioni di euro di Iva nazionale all’anno. Infatti, la normativa nazionale prevede che per le cessioni di beni destinati all’uso personale o familiare di viaggiatori residenti o domiciliati fuori dall’Ue possa essere richiesto il rimborso dell’Iva pagata al momento dell’acquisto. "Oltre ai requisiti personali dell’acquirente, la legge stabilisce che il bene deve avere un valore non inferiore a 70 euro – precisa la Guardia di finanza – e deve essere destinato a uso personale o familiare, senza quindi alcun fine commerciale; l’acquisto deve essere portato fuori dall’Unione Europea entro tre mesi".

Per quanto riguarda l’operazione condotta dai finanzieri varesini i controlli hanno riguardato le richieste di rimborso per le quali i richiedenti, cittadini stranieri, risultavano avere una residenza o un domicilio in Italia, perdendo i requisiti previsti per il rimborso. Le relazioni sono state trasmesse alla direzione dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli e inoltrate all’ufficio all’Agenzia delle entrate competente per territorio per l’accertamento della violazione tributaria e il successivo recupero. L’operazione di servizio, condotta con la collaborazione della Agenzia delle dogane e dei monopoli di Malpensa che ha fornito gli elenchi delle operazioni, ha permesso di smascherare 26 furbetti. Allo scopo di prevenire future irregolarità, sono stati segnalati ulteriori 35 soggetti per l’inserimento nella “black list“ del sistema doganale Otello 2.0.