DANIELE MONACO
Cronaca

Malpensa, su twitter l'umorismo discreto della hostess

Ambra Garavaglia riporta sui social le richieste più assurde dei passeggeri. Un successo: oltre 60mila follower. Boom anche su Instagram

Ambra Garavaglia

Malpensa (Varese), 15 agosto 2019 - Documenti, check in, bagagli, controllo sicurezza e imbarco: sono le mille incombenze di ogni passeggero prima di un volo aereo. A volte però ansia e inesperienza danno vita alle scene improbabili a cui Ambra Garavaglia, hostess di terra 31enne di Marcallo con Casone, assiste ogni giorno a Malpensa. Dialoghi surreali, svarioni, tic e fobie sociali, freddure e polemiche da desk che, raccontate con stoico humour, hanno conquistato 61.438 follower su Twitter e 35mila su Instagram. La chiusura di Linate fino al 27 ottobre porta a Malpensa 25mila passeggeri in più al giorno: altro materiale per @ambragaravaglia che si è ritagliata un ruolo di microinfluencer. Fra i suoi post su Instagram compaiono brand come Garnier Italia, Leasys, Bibanesi, Sagam e ha scritto l’ebook: «C’è un problema al check-in: sei tu» (Madreinitaly.info).

Garavaglia, come è iniziato tutto?

«L’aeroporto è un posto magico, dove la routine del lavoro di una hostess di terra incontra lo stress dei passeggeri in una situazione insolita. Impossibile venirne a capo, così nel 2011 iniziai a raccontare gli episodi su Twitter».

Dal desk, quali sono le manie più diffuse fra i passeggeri?

«I bagagli da stiva e a mano sono il motivo principale di discussione. C’è il passeggero senza priorità che corre per entrare per primo in aereo. Altri cercano di attraversare i controlli sicurezza portando liquidi vari (no, nemmeno la Nutella può passare). Il check in on line per molti resta un mistero, poi ci sono i premurosi che stampano tutto su carta».

Gli episodi più assurdi?

«Alcuni passeggeri che volevano imbarcare lavandini e gabinetti come bagaglio, quello con una slitta avvolta nel cellophan e l’altro con un tavolo intero. La donna che voleva salire per prima ‘perché era con il suo bambino’ di 17 anni, coppie scoppiate al desk per la scelta dei posti e la signora che perse l’aereo nonostante un anticipo di alcune ore...».

Ma lei twitta di nascosto dal desk?

«No, certo. Mi appunto l’episodio su un bigliettino e lo ricostruisco in seguito, cercando di non urtare la sensibilità di nessuno».

Pare che vada bene...

«Me ne sono accorta quando sono finita su Radio Deejay e su Radio 2. Poi, ospite in tv di Piero Chiambretti a “La Repubblica delle Donne»”, su Tv 2000 con Licia Colò, a “Detto fatto” da Caterina Balivo. L’esperienza più divertente con “E poi c’è Cattelan” su Sky».

Anche lei ha degli hater?

«Qualcuno mi accusa di inventare le storie e di offendere i passeggeri. Ormai cerco di non rispondere. Fra oltre 60mila follower è normale che qualcuno voglia provocare senza voler davvero discutere».

E i suoi capi di Airport Handling cosa dicono?

«Mi “scoprirono” due anni fa e mi convocarono in ufficio. Ero terrorizzata. Pensavo già a mio figlio di tre anni e alla fine della mio profilo su Twitter. In realtà mi fecero i complimenti per il modo educato e attento con cui twitto le mie storie».

Ora, il trasloco Linate-Malpensa: ci dica come non fare “impazzire” lei e colleghi.

«Preventivate un’ora in più rispetto al solito per fare tutto. Fate il check in on line, preparate i bagagli su peso e oggetti non ammessi come indicato dalla compagnia aerea. Arrivate all’orario di apertura del check in, sistemate i documenti in tasche comode per esibirli. Un esempio? L’altro giorno ho fermato 12 persone di un volo per New York. Erano senza Esta, il permesso per gli Usa che va richiesto on line almeno 72 ore prima. Niente da fare: purtroppo ho dovuto lasciarli tutti a terra».