Il settore cargo è stato il salvagente dell’aeroporto nell’anno segnato dal dramma della pandemia. Eppure anche in questo comparto ci sono aree di sofferenza. A dimostrarlo il riepilogo elaborato dai funzionari dell’Agenzia delle dogane e monopoli sull’attività effettuata nel 2020 riguardo i documenti di accompagnamento per la merce destinata a fiere, congressi e altre manifestazioni espositive. Ebbene, quest’anno negli uffici all’aeroporto della brughiera sono state effettuate 4.600 movimentazioni di pacchi e imballaggi scortate dai carnet Ata, il documento doganale internazionale utilizzabile per le operazioni di esportazione o importazione temporanea a cui deve seguire poi il ritorno nel Paese di origine. Queste “bolle” permettono operazioni di sdoganamento ultrarapide proprio per permettere l’esposizione del materiale in appuntamenti pubblici.
Nel 2019 le spedizioni di questo tipo che avevano ricevuto il via libera dai funzionari doganali erano state 10.220, più del doppio dell’anno appena concluso. A dimostrazione di come il settore fieristico abbia patito le conseguenze della pandemia e i lockdown, completi e no, che hanno di fatto bloccato la stagione delle manifestazioni. Viene accompagnato dai carnet Ata il materiale più svariato: opere d’arte, attrezzature fotografiche e cinematografiche, strumenti musicali, macchinari industriali, gioielli, abbigliamento, apparecchi medicali, costumi teatrali, impianti per concerti, merci per esposizioni, auto da corsa, materiale pedagogico e scientifico, campioni e tanto altro. I numeri sui carnet Ata sdoganati rappresentano una delle debolezze più evidenti per un settore che ha tenuto il colpo molto meglio del traffico passeggeri. Una ricerca dell’associazione Trasporti e Territorio presentata a fine ottobre sui volumi di merci movimentate nei primi otto mesi dell’anno appena passato ha dimostrato come Malpensa nel periodo abbia perso il 14% rispetto al 2019, un dato sicuramente negativo ma che, rapportato al 70% di diminuzione nel traffico passeggeri, dimostra come l’impatto del Covid-19 sullo spostamento delle merci sia stato assorbito tutto sommato dignitosamente.
I numeri peggiori, ovviamente, risalgono al primo lockdown, quello di marzo e aprile, con cedimenti oltre il 50%. Molto meglio è andata in estate, ad agosto per esempio il confronto con il 2019 segna solo -1,6% E il cargo di Malpensa in questo periodo è balzato agli onori della cronaca con l’arrivo delle prime dosi di vaccino anti-coronavirus a bordo di un volo Dhl. Non solo. Dalla Cina via Baku sono atterrati a fine anno 300mila aghi e 250mila siringhe per la somministrazione del siero.
R.V.