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Varese, McDonalds nel mirino di Ultima Generazione: “Basta sfruttare i lavoratori”

Cinque attivisti sono entrati nel ristorante di via Bolchini distribuendo volantini. Sul posto sono intervenuti gli agenti di polizia, proprio come era avvenuto qualche giorno fa da Cracco, in Galleria Vittorio Emanuele a Milano

Protesta davanti a un McDonald's (archivio)

Protesta davanti a un McDonald's (archivio)

Varese, 24 marzo 2025 – Oggi alle 13.30 in via Giuseppe Bolchini a Varese, cinque attivisti di Ultima Generazione sono entrate nel ristorante McDonald's Varese Stadio dove hanno distribuito volantini per presentare la campagna "Giusto Prezzo" e denunciare "i danni ecologici e di salute che causa il sistema alimentare e di sfruttamento del lavoro promosso da McDonald`s e da Inalca (azienda italiana di produzione di carne che collabora con la multinazionale statunitense)".

Una delle militanti di Ultima Generazione mentre viene trascinata via dall'esterno del locale in Galleria Vittorio Emanuele II (Fasani)
Una delle militanti di Ultima Generazione mentre viene trascinata via dall'esterno del locale in Galleria Vittorio Emanuele II (Fasani)

Lo ha riferito la stessa organizzazione ecologista, spiegando che sul posto è intervenuta la polizia che ha identificato i partecipanti. "Un lavoratore di McDonald's percepisce un salario di 6,50 euro l'ora, un compenso ridicolo rispetto alla fatica e ai ritmi massacranti che deve affrontare ogni giorno", riferisce Ultima Generazione in una nota, in cui si aggiunge che "forse questo il professor Burioni, che dopo la nostra azione da Cracco ci invita con sdegno a protestare da McDonald's, non lo sa. Curioso poi che un uomo di scienza sembri suggerire McDonald's come soluzione per le famiglie italiane, ignorando il fatto che parliamo di cibo ultra-processato, pieno di aromi sintetici, studiato per creare dipendenza e prodotto da un sistema che devasta l'ambiente. Deforestazione, allevamenti intensivi, spreco di risorse - continua l'organizzazione - tutto per continuare a vendere hamburger a basso costo a discapito del pianeta".

"Dietro il bancone c'è un'intera filiera di lavoratori sfruttati, invisibili, senza diritti, che rendono possibile questa produzione di massa" insiste Ultima Generazione, parlando di "un sistema che calpesta le persone e ci vende cibo che ci fa ammalare".