ROSSELLA FORMENTI
Cronaca

Funghi velenosi acquistati da un venditore abusivo: gravissimo un uomo di 49 anni

Avrebbe acquistato un cesto a pochi euro. Caccia a chi ha venduto la cassetta con il fungo velenoso, finito per errore tra gli esemplari commestibili

“Attenzione ai funghi velenosi”,  recita il cartello per mettere in guardia ma in questo caso sarebbero stati acquistati da un venditore abusivo

“Attenzione ai funghi velenosi”, recita il cartello per mettere in guardia ma in questo caso sarebbero stati acquistati da un venditore abusivo

Mercallo (Varese) , 28 ottobre 2024 –  Ancora un avvelenamento causato dall’ingestione di funghi velenosi. Ricoverato a Niguarda in gravi condizioni un quarantanovenne di Mercallo che avrebbe consumato dell’Amanita Phalloides.

I primi sintomi venerdì, quando il quarantanovenne è arrivato all’ospedale di Angera con un quadro clinico che si è presentato subito molto serio. Quindi il trasferimento a Milano. Secondo quando riferito ai medici, l’uomo avrebbe acquistato i funghi da un venditore ambulante. In queste settimane si vedono fermi lungo le strade con i loro furgoni i venditori di funghi che espongono cesti con la merce, anche a poco prezzo. E dopo il ricovero dell’avvelenato, è caccia a chi ha venduto la cassetta con il fungo velenoso, finito per errore tra gli esemplari commestibili. Chi non è esperto può confondere l’Amanita Phalloides con altre specie mangerecce, mentre è tra i funghi più pericolosi, con elevata incidenza di mortalità.

Approfondisci:

Cena con funghi velenosi e muore a 92 anni, la moglie è fuori pericolo. Ecco quali hanno mangiato

Cena con funghi velenosi e muore a 92 anni, la moglie è fuori pericolo. Ecco quali hanno mangiato

Di recente l’Amanita Phalloides ha causato la morte di un anziano di Cassano Magnago, Vito Cicoria, 91 anni, ricoverato in ospedale con la moglie dopo la cena a base di funghi che lui stesso aveva raccolto a pochi passi dalla loro abitazione. Per il novantunenne non c’è stato nulla da fare, mentre la moglie si è salvata. Gli esperti rinnovano il loro appello: fare attenzione a quando si acquistano funghi, capita sempre più spesso che i venditori non siano autorizzati e propongano sacchetti a pochi euro, con funghi senza gambo che non sono da acquistare. Per chi invece li raccoglie, è sempre consigliabile far verificare la commestibilità allo sportello attivato da Ats Insubria fino al 30 novembre, in concomitanza con la stagione di raccolta.

Allo sportello si trovano i micologi del Dipartimento di Igiene e Prevenzione Sanitaria e dunque è possibile far valutare la commestibilità dei funghi raccolti per il consumo personale. Ats Insubria ricorda che durante la scorsa stagione di raccolta, a fronte di 148 chili di funghi analizzati, 48 sono stati confiscati, ovvero circa il 33% e tra questi alcuni sono stati ritenuti appartenenti a specie tossiche mortali.

“Se non si è esperti – sottolineano dalla Direzione sanitaria di Ats Insubria – il rischio di confondere i funghi commestibili con quelli velenosi è estremamente alto: per questo raccomandiamo di far valutare l’intero raccolto che sarà oggetto di certificazione da parte dei nostri micologi a titolo gratuito”.