Varese, 28 gennaio 2025 – Un tavolo di confronto davanti all’Ispettorato del lavoro di Varese, per provare a trovare una soluzione – impresa ardua a dire il vero – per i circa quaranta lavoratori delle due aziende che si occupano della distribuzione dei farmaci negli ospedali della Asst Sette Laghi che rischiano il posto o, nella migliore delle ipotesi, una riduzione consistente di salario. L’incontro è convocato domani e la speranza, come si dice, è sempre l’ultima a morire, ma la società laziale Demax – che dal 1° febbraio subentra nella gestione del servizio di distribuzione dei medicinali destinati a curare i pazienti ricoverati – non intende retrocedere di un passo, dopo aver annunciato di voler ridurre ore di lavoro, e quindi il salario.
La rabbia del sindacato
“L’incontro all’Ispettorato è il primo passo – racconta Livio Muratore della Filcams Cgil che sta seguendo da vicino la vertenza da inizio gennaio –. Quello successivo, da prassi, sarà incontrare il prefetto di Varese Pasquariello per provare a evitare la proclamazione di uno sciopero che tuttavia intendiamo indire. Come sindacato non vogliamo assolutamente abbandonare questi lavoratori al loro destino, vogliamo portare il loro caso anche davanti alla commissione di vigilanza sugli appalti del Consiglio regionale della Lombardia”. Una sorta di “camera di decantazione”, il vertice col rappresentante del Governo.
Tuttavia il timore è che servirà a ben poco: la Demax, come si è detto, che subentra a Papalini e Sistema Log sia nella gestione del magazzino generale di
Solbiate Arn o dove sono custoditi i medicinali sia nella loro distribuzione negli ospedali della Asst Sette Laghi – Circolo e Del Ponte a Varese, Cittiglio, Luino e Tradate – ha annunciato di voler tagliare le ore di lavoro di chi ha in essere un contratto a tempo pieno da 40 a 30 ore settimanali; e chi ha il part time da 30 a 20 ore settimanali. Tradotto, significa un salario alleggerito di poco meno di mille euro mensili per i primi e di circa 600 per i secondi.Spada di Damocle
Una decisione unilaterale annunciata già a novembre quando la direzione di Asst Sette Laghi aveva deciso, d’accordo con Papalini e Sistema Log, di sciogliere il contratto d’appalto in essere che sarebbe arrivato alla sua scadenza naturale fra due anni. I tempi ora stringono. La fine del mese di gennaio è dietro l’angolo. I quaranta dipendenti – di età e nazionalità diverse – in uscita da Papalini e Sistema Log si troveranno entro venerdì a dover decidere se accettare le condizioni di Demax e continuare ad avere un’occupazione dal 1° febbraio o restare disoccupati in cerca di un altro impiego.