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Raffaele Carlomagno è morto: non ce l’ha fatta il tifoso della Pro Patria caduto nel fossato

Una settimana dopo il volo nel fossato dello stadio di Novara, il supporter tigrotto ha perso la sua battaglia per la vita. Il ricordo delle tifoserie di tutta Italia

Lo striscione esposto dagli ultras della Pro Patria a sostegno di Raffaele Carlomagno, nel riquadro, il tifoso caduto dagli spalti del Piola di Novara (Blitz)

Lo striscione esposto dagli ultras della Pro Patria a sostegno di Raffaele Carlomagno, nel riquadro, il tifoso caduto dagli spalti del Piola di Novara (Blitz)

Busto Arsizio, 3 febbraio 2025 – La tifoseria tigrotta piange Raffaele Carlomagno, il supporter biancoblù di 42 anni caduto in un fossato dello stadio “Piola” al termine del derby del Ticino contro il Novara, sabato 25 gennaio. 

Raffaele ha lottato fra la vita e la morte per oltre una settimana, nel reparto di Terapia intensiva dell’ospedale Maggiore della città piemontese, dove era stato ricoverato subito dopo la caduta. Nell’impatto contro il cemento, dopo un volo di alcuni metri, il supporter biancoblù, arrivato da Lonate Pozzolo (risiedeva nella frazione di Sant’Antonino) per sostenere la sua squadra in un’importante gara del campionato di serie C, aveva subìto ferite molto gravi. I soccorsi erano arrivati tempestivamente, data anche la presenza di un’ambulanza al campo, come da regolamento, ma i traumi erano parsi subito tali da mettere a rischio la vita di Carlomagno.

Espianto degli organi

Questa mattina, lunedì 3 febbraio, la situazione è precipitata. La famiglia – la mamma Antonietta e la sorella Nella – è stata avvisata e sono in corso le procedure per dare il via libera all’espianto degli organi per la donazione, come da volontà del quarantaduenne.

In questi giorni tifoserie di tutta Italia hanno voluto manifestare il loro appoggio alla disperata battaglia per la vita di Raffaele. Striscioni in suo sostegno sono apparsi in numerose curve. A Trieste, a Ostia, a Ferrara, a Fermo e Trento.

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Anche tifoserie divise da una lunga rivalità con i supporter tigrotti non hanno mancato di dedicare un pensiero a Raffaele. Gli ultras del Novara hanno appeso uno striscione fuori dall’ospedale, i Boys lilla del Legnano hanno esposto nel loro settore una pezza che invitava Carlomagno a tenere duro nel corso dell’ultima partita del campionato di serie D giocata al Mari, la sconfitta contro la Sestese per 0-1. E, ovviamente, anche gli amici della tifoseria bustocca hanno sperato e pregato che il grande amico di tanti pomeriggi, sui gradoni dello Speroni o in trasferta, si riprendesse.

Raffaele, però, non ce l’ha fatta. Troppo gravi le ferite riportate. In tanti gli stanno dedicando un pensiero, un post o un ricordo. A Busto Arsizio e a Lonate Pozzolo. Negli ambienti del tifo, ma anche fuori.