
Giacomo Agostini
Varese, 8 giugno 2018 - Pensi a MV Agusta e il collegamento è subito a lui, Giacomo Agostini. Sono infatti 13 i mondiali vinti in sella alle moto della casa nata nel 1945 a Samarate (oggi lo stabilimento è alla Schiranna) da parte di una vera e propria leggenda vivente delle due ruote.
Cosa vuol dire questo rientro di MV nel Motomondiale per lei?
"È sempre una bella cosa sentire parlare di MV anche se per uno come me, viste le grandissime vittorie raccolte insieme, sarebbe meglio pensare a una moto totalmente prodotta dalla casa. Invece non correrà con motore Agusta, non è più come una volta quando ogni produttore che portava la sua moto in pista".
I motori ultimamente non sono nuovo a questi ritorni, passando alle quattroruote c’è l’Alfa Romeo in Formula 1...
"Penso che il ritorno di Alfa sia ancora diverso, sono questione più relative al marketing. Stanno mischiando un po’ le cose. Io sarei per far correre ognuno con il proprio motore, ma non il regolamento di Moto2 non funziona così".
Quali cambiamenti apporterebbe al Motomondiale?
"Per prima cosa limiterei la potenza. Non conta avere 270 cavalli, anche con cento in meno c’è lotta come vediamo nelle classi che non sono la MotoGP. Diciamo anche che è inutile allestire certi motori se poi si corre su circuiti vecchi in cui senza limitazioni ed elettronica i piloti non riuscirebbero a girare. Ci sono piste in cui devono togliere addirittura una marcia che risulta superflua".
Altro?
"Le gomme. Inammissibile che case motociclistiche sviluppino i propri modelli e cerchino i migliori piloti per poi vedere un’incidenza così alta dei pneumatici che montano. Userei gomme più “standard” così al termine della gara in tv non ci troveremmo costretti a parlare di quest’ultime per quasi un’ora, ma vedo che è così anche in F1".
Ne gioverebbe lo spettacolo?
"In realtà lo spettacolo c’è già, al Mugello la Moto2 ha visto una lotta a colpi di sorpassi emozionanti con una volata finale a quattro. Difficile far meglio di così e il sempre maggior interesse del pubblico testimonia che il prodotto piace".
Torniamo a parlare di MV, il suo ricordo più bello legato alla sua permanenza in sella alle frecce rossoargento?
"Onestamente ne ho vissuti tantissimi. Dall’esordio vittorioso al Nurburgring alla vittoria del mondiale ‘68 a Monza davanti a centotrentamila persone".
Un pronostico su chi la spunterà in questa stagione di MotoGP?
"Sto con il campione del mondo uscente. Marquez ha buttato via, molti punti ma ha ancora un vantaggio pesante".