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In Lombardia 182 morti. Definito l’indice di rischio
Nell’ultimo anno la Lombardia è stata la regione con più morti sul lavoro: 182, dieci in più del 2023. "Una media di 15 vittime al mese", dichiara Mauro Rossato (nella foto), presidente dell’Osservatorio Sicurezza sul Lavoro e Ambiente Vega. Milano è stata la provincia con più decessi: 44. Seguono Brescia (41), Pavia (19), Bergamo (18), Monza Brianza (15), Varese e Lodi (9), Mantova e Cremona (8), Como (5), Lecco e Sondrio (3). L’Osservatorio ha calcolato anche “il rischio di morte“ in ogni territorio: la media nazionale è di 34,1 vittime per milione di occupati, quella regionale è leggermente più bassa (29,1). In base a questo trend, nella colorazione a zone che riprende quella dell’emergenza Covid, la Lombardia è in zona gialla. In alcune province, tuttavia il rischio cresce: è il caso di Pavia e Brescia, in zona rossa, con un indice di 67,7 e 58,3. In zona arancione si trovano Sondrio (40,3), Lodi (39,8) e Cremona (38,9), mentre Mantova (33,1) e Monza Brianza (27,2) sono in linea con la media regionale (zona gialla). Bergamo (24,4), Lecco (20,6), Milano (19,9), Varese (12,8) e Como (11,3) sono quelle col rapporto più alto tra vittime e occupati e si collocano in zona bianca.
Nel 2024, in Lombardia, sono aumentate anche le denunce di infortuni: oltre 110mila, 200 in più del 2023. Dalla manifatture ne sono arrivate 15.934. Seguono trasporti e magazzinaggio (6.915), commercio (6.053), sanità (5.851) e costruzioni (5.846). L.B.