Dal presepe allestito al tempio civico di Sant’Anna viene lanciato l’invito a pregare per la pace, raccogliendo l’appello di Papa Francesco. Com’è tradizione, avviata nel 1991 da Angioletto Castiglioni, sopravvissuto al lager nazista di Flossenburg, il Bambinello al centro della Natività è nero, per ricordare i tanti bambini innocenti che ancora oggi soffrono per le guerre, la povertà, la fame, l’analfabetismo.
Nell’allestimento sono collocate immagini di profughi, bambini, donne, uomini in fuga dalla guerra e dalle distruzioni causate dalle bombe. Gesù, il Salvatore, nasce in mezzo a quel dolore, a quella sofferenza, la guerra, causata dall’uomo contro l’uomo. Dal presepe un’invocazione: l’umanità ritrovi la strada verso la pace perché la guerra, ribadisce Papa Francesco, "è sempre una sconfitta".
È questo l’auspicio che si leva dai tanti nomi dei caduti in tutte le guerre, ricordati al tempio civico, centro di educazione permanente alla pace. La Natività quest’anno è illuminata da stelle speciali: le hanno realizzate i bambini accolti nella comunità Il Pollicino e rappresentano i loro messaggi natalizi di amore e pace.
Ros.For.