ANDREA GIANNI
Cronaca

La rinascita di Nicolò Maja, il superstite della strage di Samarate: “Il mio sogno è diventato un lavoro”

Il 25enne sopravvissuto alla furia omicida del padre ora ha un lavoro a tempo indeterminato in Leonardo, il colosso del settore aerospazioale

Nicolò Maja e il volo: una grande passione

Nicolò Maja e il volo: una grande passione

Samarate (Varese) – “Questo lavoro mi ha cambiato la vita. Non credevo in così breve tempo di trovare un posto così affine alla mia passione, così stimolante e con un’accoglienza così speciale”. Nicolò Maja ha preso servizio in Leonardo, il colosso del settore aerospaziale con una storica presenza in provincia di Varese. Il 25enne sopravvissuto alla strage familiare di Samarate è stato assunto a tempo indeterminato: lavora in un ufficio proprio accanto agli hangar dei velivoli, grande passione del giovane che prima della notte fra il 3 e il 4 maggio 2022, quando la sua vita è rimasta sconvolta, studiava per diventare pilota d’aereo e aveva preso il brevetto. “Tutte le persone che ho conosciuto sono disponibili e cordiali – sono le impressioni messe nero su bianco dopo i primi giorni in ufficio –. All’inizio lo vedevo come un obiettivo lontano e quasi insperato. Credo che nemmeno nelle più rosee aspettative fosse possibile. Eppure eccomi qua”.

Una rinascita grazie al lavoro, che lo sta aiutando a riprendere in mano la sua vita e a raggiungere il “ritorno alla normalità” per cui sta lottando, con il pensiero sempre rivolto a chi non c’è più. Suo padre, l’interior designer Alessandro Maja, sta scontando una condanna definitiva all’ergastolo: ha ucciso a colpi di martello la moglie, Stefania Pivetta, e la figlia 16enne Giulia, nella villetta di famiglia nel Varesotto. Si è accanito anche contro Nicolò, e lo ha ridotto in fin di vita. Il 25enne, grazie anche ai nonni materni che da allora gli stanno accanto come angeli custodi, sta affrontando un lungo percorso di recupero fisico e psicologico, con l’inizio di un cammino professionale tra le tappe fondamentali.

L’assunzione era stata annunciata a novembre da Antonio Liotti, chief people & organization officer di Leonardo Spa, durante l’evento a Napoli “Women for Women against Violence-Camomilla Award” organizzato da Donatella Gimigliano, presidente dell’Associazione Consorzio Umanitas. Kermesse contro la violenza sulle donne e per la prevenzione del tumore al seno che ieri l’altro è stata trasmessa in seconda serata su Rai Uno. Durante l’evento Maja, premiato sul palco, aveva rivolto le sue parole al padre: “Ciao papà, sai che fatico a comprendere il motivo per cui ti chiamo ancora così, dopo quello che hai fatto la notte del 4 maggio 2022?”, ha spiegato. “Non riesco ad accettare che sia stato proprio tu a rovinarmi la vita in questo modo. Forse non ti sei reso conto che quella notte mi hai strappato via le persone che più amavo al mondo e del vuoto che mi è rimasto – ha proseguito – e che cerco giorno dopo giorno di riempire. All’inizio, pensavo ci fosse ancora un piccolo spazio per te nel mio cuore, nonostante tutto. Ma ora, con tristezza, devo dirti che il mio cuore appartiene interamente a mamma, a Giulia, ai nonni e a tutte le persone che mi sono state vicine. Dicevi che avevi paura di essere un fallito: ora te lo posso dire, lo sei diventato. Perché tu, da quella notte, sei un assassino ed è così che verrai ricordato. Nonostante tutto, però, non riesco a smettere di chiedermi: come posso perdonarti, papà?”.