SARA GIUDICI
Cronaca

No all’ipotesi di un Airoldi-bis. Il Pd punta tutto su Pagani ex assessore ai Servizi sociali

Dopo le dimissioni del sindaco, ieri la scelta della candidata. Saronno potrebbe avere una donna alla guida della città.

Ilaria Pagani è stata assessore con Augusto Airoldi È un volto noto nel mondo delle associazioni

Ilaria Pagani è stata assessore con Augusto Airoldi È un volto noto nel mondo delle associazioni

Niente minestra riscaldata per il Pd, che sceglie per la campagna elettorale di scommettere su Ilaria Pagani, ex assessore ai Servizi sociali, accantonando l’ipotesi di un Airoldi bis. La decisione è maturata nel corso della riunione di ieri sera del Pd, che ha individuato in Pagani la figura su cui puntare per la prossima sfida elettorale. Il suo è un volto noto dell’associazionismo saronnese e una scelta di continuità rispetto al lavoro svolto negli ultimi cinque anni, pur con un cambio di passo rispetto all’amministrazione uscente.

A questa scelta si è arrivati dopo un confronto interno che ha visto in bilico fino all’ultimo l’ipotesi di una ricandidatura dell’attuale sindaco Augusto Airoldi. Quest’ultimo, dimettendosi, aveva rimarcato la validità del programma amministrativo e la possibilità di portarlo avanti con qualche aggiustamento. Lasciando aperta la porta a una nuova candidatura. Tuttavia il Pd ha preferito puntare su un altro nome, cercando di costruire una proposta nuova. Resta ora da definire il quadro complessivo delle alleanze, con le liste civiche che potrebbero avere un ruolo determinante nella composizione della squadra a sostegno della candidatura di Pagani. La strada sembra comunque tracciata.

Uno scenario che potrebbe portare Saronno, per la prima volta nella sua storia, ad avere una sindaca. La candidatura di Ilaria Pagani si inserisce infatti in un contesto più ampio, che vede già in campo Novella Ciceroni per Obiettivo Saronno e, con molta probabilità, Mariassunta Miglino per il centrodestra. Salvo sorprese, quindi, la prossima tornata elettorale potrebbe essere caratterizzata da una competizione tutta al femminile. Tuttavia manca ancora l’ufficialità e molto dipenderà dalle prossime mosse dei partiti e delle coalizioni in formazione.

Sara Giudici