ROSELLA FORMENTI
Cronaca

Noleggio ponteggi con fatture false. Sequestro da quasi mezzo milione

Nel mirino della GdF un’azienda di Castellanza: 24 denuncie, sigilli a conti correnti, Suv e un immobile

Noleggio ponteggi con fatture false. Sequestro da quasi mezzo milione

È finita nel mirino dei militari un’azienda di Castellanza che noleggia ponteggi per l’edilizia Sequestro da mezzo milione di euro e 24 denunce

Scoperto dai militari della Guardia di Finanza del Comando Provinciale di Varese un giro di false fatturazioni. L’indagine è partita da un controllo fiscale nei confronti di un’impresa operante nel settore del noleggio ponteggi: denunciati il responsabile dell’impresa e i rappresentanti delle 23 imprese "cartiere" per i reati di emissione e annotazione di fatture per operazioni inesistenti.

Le Fiamme Gialle hanno, quindi, dato esecuzione ad un provvedimento di sequestro preventivo emesso dal gip di Busto Arsizio per un debito erariale contratto di 421.487,00 euro, a carico dell’impresa che ha sede a Castellanza. In particolare, i finanzieri di Busto Arsizio, anche grazie ai vantaggi offerti dalla fatturazione elettronica obbligatoria che rende possibili interventi tempestivi nei confronti dei contribuenti meno affidabili, hanno avviato un controllo fiscale mirato nei confronti di una società di noleggio di ponteggi, riscontrando come si avvalesse di una serie di fatture considerate dagli inquirenti oggettivamente inesistenti per compensare i ricavi sostenuti. Quei documenti fiscali erano emessi da un cosiddetto network di imprese "cartiere", le società clienti erano prive di capacità imprenditoriale in quanto a loro volta evasori totali e senza una reale struttura aziendale. Nessuna di esse è stata inoltre in grado di fornire idonea documentazione, anche di cantiere, al fine di accertare le prestazioni effettuate.

Attraverso la ricostruzione dei flussi finanziari, le Fiamme Gialle sono riuscite a individuare alcuni beni intestati fittiziamente a terze persone ma di fatto acquistati con i proventi illeciti generati dalla società, ottenendo di conseguenza il recupero degli importi indebitamente sottratti alla collettività attraverso le condotte fraudolente perpetrate. Nello specifico sono stati sottoposti a sequestro preventivo conti correnti bancari e postali, due autovetture SUV ed un immobile di oltre 100 mq. Il responsabile della società, nonché i rappresentanti delle 23 imprese "cartiere" sono stati denunciati alla locale Procura della Repubblica per i reati di emissione e annotazione di fatture per operazioni inesistenti.