LORENZO CRESPI
Cronaca

Nuove assunzioni quasi dimezzate

Confartigianato fa il quadro del 2020: aprile il mese peggiore. Maglia nera ad alimentari e commercio

di Lorenzo Crespi

La pandemia ha quasi dimezzato il numero delle nuove assunzioni nel 2020. L’analisi effettuata dall’Osservatorio per il mercato del lavoro di Confartigianato Varese delinea un calo sensibile del tasso di assunzioni, che nei primi 10 mesi di quest’anno ha segnato un -41% rispetto allo stesso periodo del 2019. Il 2020 era iniziato male anche nei mesi pre-Covid, con gennaio e febbraio che avevano registrato una diminuzione. Una situazione già difficile dunque, su cui si sono abbattuti gli effetti devastanti della crisi economica dovuta all’emergenza sanitaria.

Il record spetta ad aprile, con un -86,56% di assunzioni. L’ultimo dato disponibile, quello di ottobre, resta ancora preoccupante: -24,82%. Tra le categorie che hanno sofferto di più figurano le industrie alimentari, con un calo di nuova occupazione che sfiora il 70%, quindi il commercio intorno al 60% e a seguire servizi alla persona e attività manifatturiere. Meglio è andata all’edilizia, che non è salita sull’altalena delle interruzioni.

Il monitoraggio di Confartigianato Varese ha riguardato anche il ricorso agli ammortizzatori sociali. Anche in questo caso il picco è stato raggiunto ad aprile, quando il 75% circa dei lavoratori delle aziende artigiane e delle Pmi della provincia hanno dovuto affrontare la cassa integrazione, contro una media annuale attestata sul 2%. I dati sono stati diffusi dall’associazione di categoria in occasione della conferenza stampa di fine anno, appuntamento con cui il presidente Davide Galli ha voluto stilare un bilancio di un 2020 da dimenticare. "Nonostante tutto noi ci siamo sempre stati – ha detto ricordando le tante iniziative intraprese in questi mesi – e non lasceremo indietro nessuno".

Quindi uno sguardo al 2021, che si preannuncia ancora difficile. A preoccupare è la scadenza di fine marzo per il divieto di licenziamento. "Fino a oggi la situazione è congelata e si è salvato il nodo occupazionale – ha osservato il presidente – ci saranno tanti licenziamenti. Non sono certo che ci sarà una ripresa significativa nel primo semestre: la situazione sanitaria è ancora molto incerta". Da Confartigianato giunge poi un invito indirizzato a Roma. "Abbiamo sempre rispettato le iniziative del Governo, ma a questo punto noi chiediamo chiarezza. Alle imprese serve un orizzonte".