ROSELLA FORMENTI
Cronaca

Nuove rotte di decollo a Malpensa: “Test inaccettabile, il rumore ci ha peggiorato la vita”

I cittadini di “Vivere a Golasecca“ contestano all’Arpa le misurazioni del rumore. Gli abitanti si ritengono esposti a livelli intollerabili e chiamano in aiuto il Comune

Flavio Giani, portavoce del Comitato

Flavio Giani, portavoce del Comitato

GOLASECCA (Varese) – Il Comitato Vivere a Golasecca replica all’Arpa sul rumore nei mesi di sperimentazione delle nuove rotte di decollo da Malpensa, che è cominciata il 18 aprile e si è conclusa il 30 settembre con una sospensione in attesa di ulteriori approfondimenti. Quindi da venerdì si torna allo scenario precedente.

Per Arpa si registrano miglioramenti estesi anche al territorio di Golasecca, ma per il Comitato non è così: “L’indice di valutazione del rumore aeroportuale rileva solo all’interno dell’intorno aeroportuale, mentre all’esterno valgono parametri e limiti ben diversi”. A Golasecca, comune non incluso nell’intorno aeroportuale, secondo il Comitato si devono rispettare limiti di rumorosità diversi e precisi.

“È inaccettabile che Arpa ometta questa distinzione, visto che il nostro Comune risulta pesantemente esposto agli effetti negativi delle nuove rotte”. Per il Comitato si tratta di un peggioramento di assoluta rilevanza, “quale accertato, con ben diverso comportamento, dalle verifiche eseguite da Arpa Piemonte per i Comuni della Provincia di Novara, in territorio adiacente a Golasecca. E a ben vedere perfino da Sea, dopo la collocazione di una centralina in corrispondenza della scuola di Golasecca con l’edificio collocato in Classe 1 di massima protezione dal rumore, ovvero una situazione di grave inquinamento acustico con illegittimi superamenti dei limiti di legge”.

Sottolinea Flavio Giani, portavoce del Comitato: “La sperimentazione ha comportato un peggioramento significativo della qualità della vita dei cittadini di Golasecca, esponendo popolazione e ambiente a livelli di rumorosità intollerabili. Confidiamo che Arpa riveda le proprie posizioni e che il Comune assuma tutte le iniziative per evitare il ritorno delle nuove rotte sul suo territorio”.