ROSELLA FORMENTI
Cronaca

Sant’Imerio, 90mila euro dall’olio prodotto a Varese

Dal 2004 a oggi con le bottiglie dell’olio di Sant’Imerio raccolti 90mila euro che sono stati destinati a progetti di solidarietà in Africa, in India e anche in Italia, ovunque ci fosse un’emergenza

Dal 2004 nel rione del capoluogo si raccolgono le olive prodotte in loco: l’olio ricavato viene venduto per finanziare progetti solidali

Varese, 5 febbraio 2018 - È davvero una bella somma quella raccolta dal 2004 a oggi con le bottiglie dell’olio di Sant’Imerio: 90mila euro che sono stati destinati a progetti di solidarietà in Africa, in India e anche in Italia, ovunque ci fosse un’emergenza. Ieri tanta gente ha partecipato alla giornata dedicata nel rione di Bosto, a Varese, all’olio di Sant’Imerio. In mattinata la benedizione delle bottiglie, 220, la cui vendita consentirà di sostenere 2.000 pasti per bambini nel villaggio a Kampala dove opera padre John Mary. Anche quest’anno l’olio ricavato dai circa 500 ulivi piantati in questo angolo di territorio varesino (120 nel parco degli ulivi, gli altri in orti di privati che sostengono il progetto) non farà mancare aiuti in una parte del mondo che soffre.

«Il raccolto è stato inferiore agli altri anni – spiega Lucio Mattaini (associazione Olio di Lago di Sant’Imerio) – gli effetti del clima si sono fatti sentire, ma comunque abbiamo le 220 bottiglie. E i nostri progetti umanitari procedono». Un cammino di solidarietà e generosità cominciato nel 2004, da allora le bottiglie dell’olio di Sant’Imerio hanno permesso di raccogliere 90mila euro. Da ricordare che il primo ulivo è stato piantato nel 1999, nel periodo della guerra in Kossovo, l’idea fu dell’allora parroco di Bosto don Pietro Giola, mettere a dimora quella pianta in segno di pace. Poi l’ulivo cominciò a produrre i suoi frutti e si sviluppò l’idea dell’olio di Sant’Imerio, condivisa da tanti varesini che hanno piantato nei loro orti ulivi. La produzione continua. Anche ieri al rito tanta la gente presente.