Varese, 8 aprile 2025 – Si terrà il 9 maggio 2025 alle 9.30 la prima udienza del processo davanti alla Corte d’Assise a Marco Manfrinati accusato di omicidio dell’ex suocero Fabio Limido e tentato omicidio della ex moglie Lavinia.
I fatti risalgono al 6 maggio 2024 e si sono consumati in via Menotti a Varese. Il Gup del tribunale di Varese Marcello Buffa ha disposto oggi il rinvio a giudizio dell'ex avvocato 40enne rigettando sia la richiesta di perizia psichiatrica che di ammissione al rito abbreviato presentate dall'avvocato Fabrizio Busignani.

Manfrinati venne arrestato in flagranza di reato. Per il difensore fu portato all'esasperazione dall'ex moglie e dai famigliari che gli sottrassero il figlio minore. Per l'accusa quella di Manfrinati fu un'escalation di violenza, il 40enne è infatti a processo anche per stalking sempre nei confronti dell'ex moglie e dei familiari. Per questo procedimento la sentenza è attesa domani.

La perizia psichiatrica
La richiesta della perizia psichiatrica era stata presentata alla precedente udienza dal legale dell’imputato Fabrizio Busignani il quale aveva portato a sostegno di questa richiesta una consulenza tecnica da parte di uno psichiatra che secondo la sua risultanza dimostrerebbe come l’uomo non avesse la capacità di intendere e di volere a partire dal luglio del 2022, in seguito all’abbandono della casa familiare dell’ex moglie; incapacità che sarebbe perdurata anche durante la fase dell’omicidio.
Una posizione non condivisa dal legale di parte civile Fabio Ambrosetti. “Abbiamo chiaramente detto che a nostro parere Manfrinati non è un pazzo ma un assassino - aveva detto il legale - Quando si è trattato di ottenere incontri e visite con il figlio è sempre stato descritto come una persona estremamente equilibrata, un ottimo padre, era perfetto. Oggi, che risponde di omicidio e tentato omicidio, è incapace o parzialmente incapace di intendere e di volere. Ce lo aspettavamo e ci siamo opposti con fermezza”.
Il rito abbreviato
La difesa di Manfrinati aveva anche chiesto l’ammissione al rito abbreviato contestando le aggravanti formalizzate dalla procura varesina. Il Giudice per l’udienza preliminare ha rigettato l’istanza disponendo il rinvio a giudizio per Manfrinati (e quindi confermando le aggravanti contestate dall’accusa) che comparirà davanti alla Corte d’Assise del tribunale di Varese il prossimo 9 maggio.