
Il direttore generale dell’Asst Valle Olona Daniela Bianchi si è detta soddisfatta del numero dei partecipanti Ora scatta la seconda fase che entro il 4 luglio culminerà con la scelta dei cinque progettisti finalisti
Procede il percorso verso il Grande Ospedale della Malpensa, il nuovo polo sanitario di Busto Arsizio – Gallarate che sorgerà su un’area nel rione bustese di Beata Giuliana: sono 23 i candidati al concorso di progettazione indetto da Aria, la società regionale per le gare e le infrastrutture, il bando si è chiuso il 20 marzo. A dare l’annuncio la direzione di Asst Valle Olona, ora le proposte saranno valutate dall’apposita commissione, che selezionerà le cinque migliori per ammetterle alla seconda fase della procedura. Va avanti dunque l’iter verso il nuovo ospedale, progetto che comunque continua ad alimentare polemiche sul numero dei posti previsti, con i dubbi sollevati dal Comitato per il diritto alla salute del Varesotto riguardo a un’ulteriore riduzione, a cui ha replicato la direzione generale di Asst Valle Olona confermando nei giorni scorsi i 773 indicati nell’accordo di programma "un numero coerente e proporzionato alle esigenze del territorio".
Intanto ora si guarda al risultato del concorso internazionale, decisamente positivo per il direttore generale Daniela Bianchi, "Siamo molto soddisfatti – ha commentato – perché il numero di partecipanti, rivolto anche a importanti studi internazionali di progettazione, è decisamente alto, confermando come il nuovo ospedale rappresenti una infrastruttura sanitaria capace di attrarre professionisti da tutto il mondo". Adesso la commissione giudicatrice dovrà vagliare i lavori arrivati tra i quali verranno scelti i primi cinque, i progettisti selezionati entro il 4 luglio dovranno presentare le proposte progettuali per la seconda fase, la proclamazione ufficiale del vincitore avverrà il 15 ottobre. Il concorso assegnerà premi per un totale di un milione e 600mila euro, un milione per il vincitore e 150mila euro a ciascuno per le proposte progettuali che si classificheranno dal secondo al quinto posto.
I progetti presentati propongono dei prototipi dell’ospedale del futuro, con nuove soluzioni di accoglienza a carattere di sperimentazione e innovazione nella continuità, ma capaci anche di essere flessibili e modulabili, secondo differenti funzioni come l’esperienza del Covid ha richiesto. Secondo il cronoprogramma la prima pietra nel 2027, i lavori dovrebbero durare tre anni con il trasferimento delle attività nel 2031. Sabato 12 aprile a Gallarate si svolgerà la manifestazione organizzata da associazioni e comitati contrari al progetto e alla chiusura degli attuali presidi.
Rosella Formenti