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Pasticceri speciali. Impegno ed emozioni per creare iNperfetto: il dolce dell’inclusione

Busto, realizzato dai ragazzi della Coop Progetto Promozione Lavoro. Il ricavato è destinato a progetti per persone diversamente abili.

I ragazzi della cooperativa mentre preparano il dolce dell’inclusione

I ragazzi della cooperativa mentre preparano il dolce dell’inclusione

Il momento è arrivato: i primi tre “apprendisti pasticceri”, giovani e adulti disabili della Cooperativa Progetto Promozione Lavoro di Olgiate Olona, guidati dal maestro pasticcere Graziano della pasticceria Bisto di Busto Arsizio, hanno realizzato il loro dolce: l’iNperfetto. Nella ricetta ben indicati gli ingredienti, oltre a quelli tradizionali, farina, uova, zucchero, ce ne sono altri, fondamentali per l’iNperfetto, in grande quantità, e cioè “integrazione, inclusione sociale, sviluppo delle manualità e collaborazione” perché il dolce nasce con un messaggio di grande importanza, l’inclusione delle persone diversamente abili. Cappello bianco in testa e camice, si sono subito messi all’opera, attenti a seguire le istruzioni per creare quel biscotto–pasticcino nel quale hanno aggiunto un altro ingrediente, la loro emozione.

Tutti emozionati hanno atteso il momento dell’assaggio dell’iNperfetto, subito apprezzato anche dai clienti della pasticceria. Commosso Ettore, l’educatore, che con la volontaria Milena dell’associazione Il Bastone odv, ha seguito tutte le fasi della realizzazione del dolcetto, che sarà in vendita con uno scopo importante: raccogliere fondi da destinare alle iniziative di inclusione di Progetto Promozione Lavoro. "È stata una mattinata bellissima – ha detto l’educatore - vedere i ragazzi coinvolti da Graziano e il suo fantastico staff è stato un momento di gioia, ho visto la loro commozione di fronte al risultato, quel biscotto iNperfetto che va al di là di ogni imperfezione, perfetto al di là del nome che abbiamo scelto. È bello e ancora più buono con quell’ingrediente in più che è l’inclusione delle persone che nella vita di ogni giorni convivono con i limiti della disabilità. L’iNperfetto ha un messaggio, ci insegna ad andare oltre le barriere, gli schemi, ci insegna che una società inclusiva è meravigliosa e… con il nostro dolce molto più dolce".

Al termine della mattinata con le “mani in pasta” uno dei ragazzi commosso e con le lacrime agli occhi per la gioia ha chiesto a Ettore: "torniamo domani?". Una domanda, ha sottolineato l’educatore, che fa capire "l’importanza di questa esperienza" che il prossimo venerdì toccherà ad altri tre disabili. L’iNperfetto aiuterà la cooperativa: l’acquisto del dolce consentirà di destinare il ricavato a sostegno dei progetti inclusivi a favore di persone diversamente abili. "Sarà una dolce scelta – ha detto Ettore – e anche di valore sociale", obiettivo non lasciare nessuno escluso con l’ iNperfetto, buono, inclusivo, solidale.