Pedemontana, un'autostrada verso l’ignoto

Completamento sempre più a rischio per mancanza di fondi: la preoccupazione dei sindaci di ROSELLA FORMENTI

Uno svincolo della Pedemontana

Uno svincolo della Pedemontana

Cassano Magnago, 1 marzo 2016 - Completamento della Pedemontana sempre più a rischio per mancanza di fondi. Una situazione che preoccupa i sindaci dei Comuni che in questi anni hanno fatto i conti con disagi e sacrifici mentre si realizzava il nuovo tracciato.

Sacrifici, dice il sindaco di Cassano Magnago Nicola Poliseno che «non vorremmo fossero stati inutili. L’autostrada va completata. I soldi devono essere trovati. Non si può pensare di lasciare un’opera così importante, attesa da decenni a metà. Non avrebbe alcuna utilità. Mentre di questa infrastruttura, completata, c’è bisogno. E i politici che a Roma pensano di fermarla dimostrano di non conoscere il nostro territorio a cui invece la nuova autostrada fino a Bergamo renderebbe un grande servizio. Ribadisco quello che ho sempre sostenuto: Pedemontana è un’opera fondamentale per le imprese e per tanti pendolari».

Poliseno non nasconde amarezza e preoccupazione come il collega sindaco di Gorla Maggiore Pietro Zappamiglio, che nel Collegio di vigilanza per l’accordo di programma rappresenta i sindaci dei comuni della Tratta A di Pedemontama. «Non possiamo assistere a rimpalli di responsabilità – dice Zappamiglio – Il Governo centrale dica con chiarezza se crede o no in quest’opera che noi riteniamo importante. I fondi necessari vanno trovati, il progetto va completato, diversamente non avrebbe alcuna utilità. Dovesse essere fermata ci troveremmo tutti a domandarci a cosa sono serviti quattro anni di disagi e sacrifici, vissuti nel nostro territorio». Zappamiglio, come rappresentante dei sindaci dei comuni della Tratta A sta valutando l’opportunità di un incontro proprio con i colleghi per fare il punto della situazione e decidere poi quali azioni promuovere. Il territorio, per altro, continua a essere penalizzato dalla mancata realizzazione delle opere di compensazione ambientale previste nel progetto ma per ora rimaste sulla carta a fronte dei sacrifici sostenuti dai comuni nel cedere aree per il passaggio del tracciato. Se non viene completata, la nuova autostrada rischia dunque di trasformarsi in una beffa per i comuni della Tratta A.

Il tratto aperto al traffico da Cassano Magnago a Lentate sul Seveso resta intanto interessato da un volume di traffico decisamente inferiore alle previsioni. E fino ad oggi non hanno contribuito ad aumentare il numero degli utenti le agevolazioni sul pedaggio proposte dalla società. Dal primo febbraio e per tre mesi, è possibile avere lo sconto del 50% ma solo per chi utilizza di frequente la nuova autostrada. Un altro tentativo per valorizzare il suo utilizzo. Intanto i cantieri sono fermi e il futuro dell’opera è di nuovo incerto, situazione che preoccupa decine di lavoratori. Il «Caso Pedemontana» intanto è arrivato qualche giorno fa in parlamento: i deputati del Movimento 5 Stelle hanno presentato una mozione con la quale chiedono di fermare il progetto e di non destinare più un centesimo per l’opera.