
Il presidio delle lavoratrici e dei lavoratori di Dufrital, la società che gestisce i duty free e le edicole in aeroporto per chiedere il rinnovo del contratto
Due presidi ieri a Malpensa, in mattinata e nel pomeriggio, delle lavoratrici e dei lavoratori di Dufrital, la società che gestisce i duty free e le edicole in aeroporto. Il personale ha manifestato, sfilando all’interno dello scalo, ai piani degli arrivi e delle partenze, il proprio dissenso e ha chiesto all’azienda la convocazione di un tavolo per la trattativa per il rinnovo del Contratto integrativo aziendale e il miglioramento delle condizioni di lavoro. Le organizzazioni sindacali Filcams Cgil Milano, Filcams Cgil Varese, Fisascat Varese e Uiltucs Lombardia hanno sottolineato i motivi della mobilitazione: "Il Contratto integrativo aziendale, scaduto nel 2019, continua a non essere rinnovato, le condizioni di lavoro sono peggiorate con turni sempre più gravosi, carichi di lavoro in costante aumento e un’organizzazione che non tiene conto della salute e del benessere del personale".
Da risolvere anche le questioni relative ai parcheggi, lontani e costosi, e alla mensa che non esiste pertanto il personale è costretto a sostenere spese elevate per i pasti e a consumarli in spazi inadatti, anche tra i passeggeri. Secondo il dato più recente sugli occupati, sono 483 i dipendenti di Dufrital, donne e uomini, che lavorano tra Malpensa e Linate, la maggior parte sono donne, 353.
Proprio per il personale femminile si rilevano problematiche che peggiorano le condizioni di lavoro. Spiega Simona Menegale (segretaria di Fisascat Cisl dei Laghi): "Nei duty free la movimentazione dei carichi non è adeguata, le donne non sono tutelate in quanto lo stoccaggio della merce sugli scaffali viene svolto dalle lavoratrici nei turni di servizio, non bastano i 3 magazzinieri assunti a coprire tutto il perimetro aziendale". Continua: "Nelle edicole le sedute e banconi non a norma, anche questa come la precedente è una situazione sottoposta dal sindacato all’attenzione di Ats con un esposto".
E poi la questione dei turni di lavoro, la richiesta dell’azienda sarebbe ancora più penalizzante per le donne. "Dufrital chiede turni prima delle 5 del mattino, anziché tra le 5 e le 7,30, quell’orario sarebbe ancora più problematico per le lavoratrici con ricadute pesanti nella gestione della famiglia, nella conciliazione dei tempi casa – lavoro nella vita quotidiana, con conseguenze sul benessere della persona. Le donne mettono tutto il loro impegno ma sono ripagate". Se non arrivano segnali da Dufrital, sindacati e dipendenti sono pronti a proclamare lo sciopero.