REDAZIONE VARESE

Presidio degli studenti di Busto Arsizio ai cancelli della Leonardo di Nerviano: “La nostra lotta contro le guerre e l’industria bellica”

La mobilitazione per dire “no” ai conflitti e al coinvolgimento in essi degli Stati e del settore industriale

La mobilitazione degli studenti davanti alla Leonardo spa Di Nerviano

La mobilitazione degli studenti davanti alla Leonardo spa Di Nerviano

Nerviano (Milano), 22 febbraio 2025 – Un presidio contro la produzione di armi è, più in generale, l’industria bellica: sono queste le motivazioni della mobilitazione organizzata ieri dai ragazzi dell’Unione degli studenti di Busto Arsizio davanti allo stabilimento della Leonardo a Nerviano. Nella provincia di Varese, a Somma Lombardo, Vergiate e Samarate, e in quella di Milano, a Nerviano, sono presenti diverse sedi della Leonardo S.p.A., azienda che si occupa dell'ambito aerospaziale, della difesa e della sicurezza. "Nonostante ciò – spiegano gli studenti – risulta che essa ottenga l'83% dei suoi profitti dalla produzione e dalla commercializzazione di svariati tipi di armi (aerei militari, munizioni, missili, satelliti) e sistemi d'armamento come i "dual", impiegabili in ambito sia civile sia militare e securitario. Inoltre, lo Stato italiano è pienamente coinvolto nell'azienda poiché, nel 2022 e nel 2023, ha investito 8 miliardi di euro in nuovi armamenti, di cui una cospicua parte va proprio alla Leonardo, e il Ministero dell'Economia e delle Finanze partecipa come azionista”.

Business e conflitti

L'industria bellica, rimarca il collettivo, è per definizione complice della guerra e delle conseguenti morti. “Contestiamo la complicità dello Stato italiano e della Leonardo nei conflitti internazionali nei quali avvengono violazioni dei diritti umani fondamentali, fra cui quello scoppiato in Palestina dal 7 ottobre 2023 giorno della strage compiuta da Hamas. Tutto parte dall'invio di armamenti e velivoli, forse prodotti nel Varesotto poiché non abbiamo la certezza di ciò che viene prodotto dall'azienda (cacciabombardieri o elicotteri da soccorso?) per mancanza di trasparenza e chiarezza. Vogliamo che la Leonardo si assuma le responsabilità della propria produzione e delle relative conseguenze etiche e sociali”. 

Il collettivo studentesco contesta inoltre il coinvolgimento di questa azienda nelle ricerche universitarie, “poiché in tale maniera si normalizza e si accetta il fenomeno della militarizzazione generale e quindi anche dei saperi, nelle scuole e negli ambienti accademici, oltre a permettere alla Leonardo di sfruttare le ricerche a scopo militare. Vogliamo la Leonardo fuori dalle scuole e dalle università, vogliamo opporci a questa complicità nei conflitti e nella morte di migliaia di persone innocenti”.