SARA GIUDICI
Cronaca

Lunghe code al pronto soccorso di Saronno: “Carenza cronica di personale, infermieri a rischio burnout”

I sindacati chiedono un intervento urgente: “Siamo allo stremo. Il sovraffollamento si traduce in un forte disagio per i pazienti e i loro familiari, costretti a lunghe attese”

Il sindacato Uil Fpl ha scritto una lettera alla direzione dell’Asst lamentando orari prolungati e carichi troppo pesanti per gli operatori

Il sindacato Uil Fpl ha scritto una lettera alla direzione dell’Asst lamentando orari prolungati e carichi troppo pesanti per gli operatori

SARONNO – “Il personale è allo stremo”. È questo uno dei passaggi focali della lettera inviata da Uil Fpl sui problemi dell’ospedale. Il sovraffollamento del pronto soccorso non è una novità, ma dopo le feste la pressione sulla struttura è diventata insostenibile. Oltre all’alto numero di accessi, i sindacati segnalano la “carenza di personale e posti letto”.

Secondo la Uil Fpl, la situazione è degenerata nelle ultime settimane. “Si susseguono ormai da giorni situazioni di afflusso di pazienti, la maggior parte anziani, al pronto soccorso, criticità segnalate alla direzione il 9 gennaio, quasi un mese fa. Da nostre informazioni, giovedì 10 e più pazienti erano in attesa di ricovero e altrettanti in osservazione.

Praticamente 20 pazienti da sorvegliare e accudire oltre la normale attività di assistenza dei pazienti che si recano in pronto soccorso”. Il sovraffollamento si traduce in un forte disagio per i pazienti e i loro familiari, costretti a lunghe attese, ma anche per il personale sanitario, chiamato a gestire un carico di lavoro sempre più pesante.

“Questa situazione diventa particolarmente critica in attesa di un posto letto per ricoverare i pazienti, la gran parte da reparti di medicina. A questo si aggiunge la carenza di infermieri: a noi ne risultano in servizio circa 200 con una carenza di oltre 20 unità. Anche il personale sociosanitario è in attesa di nuove assunzioni”. Dal sindacato la richiesta alla direzione ospedaliera di un intervento immediato. “La situazione mette il personale a rischio burn-out, con rientri oltre il proprio turno, con aggiunte orarie o richiami in servizio dai riposi”.