
Nessuna "firma", nessuna sigla sui manifesti affissi nella notte sulle colonne dei portici in centro città, ma l’intento era chiaro, "ricordare" la marcia su Roma che di sicuro i nostalgici del ventennio erano pronti a celebrare. "Calzaturificio Roma, dal 1922. Cent’anni di calzature rivoluzionarie", la scritta sull’immagine di scarpe e stivali in stile fascista, insomma nessun dubbio sul riferimento al centenario. In mattinata dopo le segnalazioni di alcuni cittadini i manifesti sono stati rimossi. Su quanto accaduto ieri ha preso subito posizione l’Anpi (associazione partigiani) di Busto Arsizio che ha diffuso un comunicato nel quale dopo aver ripercorso i misfatti del ventennio ha sottolineato" i manifesti affissi oggi sono inaccettabili - Essi risultano anche oltraggiosi perché esposti nella via dedicata a Don Giovanni Minzoni, un parroco del ferrarese che, nel 1923, venne barbaramente ucciso a bastonate da squadristi fascisti".