Busto Arsizio (Varese), 15 aprile 2025 – La notizia della ragazzina violentata e massacrata di botte ha sconvolto la città di Busto Arsizio, dove è crescente l’allarme per pestaggi e aggressioni tra giovanissimi e non solo. Parliamo di un’adolescente di 14 anni di origine peruviana che, alla fine, è stata soccorsa da un residente di via Vercelli, spaventato dalla urla disperate. è stato lui a chiamare gli agenti della polizia locale che, a loro volta, sono riusciti ad arrestare per violenza sessuale aggravata, lesioni e resistenza a pubblico ufficiale un ragazzo di 21 anni di origine nord-africana e residente a Rozzano, in provincia di Milano. Scaduto il suo permesso di soggiorno. Ma andiamo con ordine.

L’incontro
La vittima avrebbe conosciuto il ragazzo sui social e si sarebbe fidatadi lui per i modi gentili. Così, quando è arrivata la richiesta di un appuntamento lei ha accettato. Nel pomeriggio di lunedì i due hanno passeggiato insieme fino ad arrivare in via Vercelli, nella zona in prossimità della stazione FNM, probabilmente un luogo che il 21enne conosceva.
La violenza
Qui, in un campo incolto, al di là di un muro diroccato, l’uomo ha dato sfogo alla sua bestialità, picchiandola brutalmente e abusando di lei. La ragazza, in trappola, è riuscita comunque ad urlare: grida disperate avvertite da una residente che ha subito chiamato i soccorsi.
I soccorsi
Sul posto in pochi minuti è arrivata una pattuglia della Polizia locale mentre il nordafricano stava ancora picchiando la ragazzina, gli agenti sono riusciti a fermarlo nonostante opponesse resistenza. La minorenne, in lacrime, terrorizzata, ferita, salvata dalla telefonata arrivata al 112, è stata soccorsa dagli operatori sanitari che l’hanno accompagnata in ospedale dove è stata curata, la prognosi è di 50 giorni, ma per guarire dal trauma interiore ci vorrà molto tempo e un delicato percorso di accompagnamento psicologico.
L’arresto
Il ventunenne è stato arrestato in flagranza e portato in carcere a Busto Arsizio, a disposizione dell’autorità giudiziaria. Sulla terribile vicenda ieri è intervenuto l’assessore alla Sicurezza Matteo Sabba: «Siamo di fronte a una bestia – ha detto – non posso definire quel soggetto in altro modo, le nostre città non possono e non devono tollerare certe presenze. Il nordafricano arrestato non doveva trovarsi sul territorio, il permesso di soggiorno era scaduto, quindi siamo di fronte a un gravissimo episodio che non doveva accadere perché chi ha commesso quel terribile reato doveva essere espulso, invece era ancora in circolazione”